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Sono dieci le persone arrestate dagli agenti del commissariato Mecenate di Milano al termine dell’indagine “Bialba” che ha avuto per oggetto un’organizzazione di spacciatori che operava nella zona compresa tra via Orwell e via Sant’Arialdo.  I luoghi che controllavano direttamente erano tre: il lato di via Sant’Arialdo, il tunnel sotto la tangenziale, in via Impastato, e la cascina nel bosco. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa ha preso il via nel dicembre 2018, quando i poliziotti dell’Ufficio investigativo, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Milano, hanno puntato i fari sulle attività illecite svolte nel quartiere Rogoredo.
I numerosi servizi di controllo del territorio, appostamento e pedinamento, supportati da intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di individuare l’attività del gruppo criminale. Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno effettuato diversi sequestri di droga e armi, tra cui una pistola tipo revolver, un fucile mitragliatore, munizioni, un’accetta ed un taser; eseguiti anche diversi arresti in flagranza di reato. Per finanziare l’acquisto delle partite di eroina e cocaina, l’organizzazione non disdegnava di commettere altri reati, come la rapina messa a segno nel luglio 2019 alla banca di corso Lodi, durante la quale due uomini, dopo aver tenuto in ostaggio due dipendenti, portarono via un bottino di circa 50mila euro. I rapinatori sono poi stati arrestati, ed è stato accertato che entrambi facevano parte della banda di spacciatori. La zona dello spaccio era controllata da una sorta di guardiano, un 42enne albanese, detto “Bilancia albanese”, e proprio da questo particolare è stato preso il nome dell’indagine. L’uomo garantiva la sicurezza della piazza di spaccio, controllando che tra clienti e spacciatori tutto filasse liscio.
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line