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È stato l’Europeo più neomelodico di sempre. Un mese di emozioni, notti magiche, gol e vittorie rigorosamente sottolineate dalla musica napoletana mandata in scena da un dj di eccezione come Lorenzo Insigne che spalleggiato dai fidi “compariCiro Immobile e Gigio Donnarumma ha scandito la straordinaria vittoria dell’Italia ad EURO2020 (LEGGI IL NOSTRO SERVIZIO SULLA FINALISSIMA DI WEMBLEY). La musica ha preso per mano i ragazzi di mister Mancini ed ha fatto da colonna sonora ad un’impresa che ha unito il Paese dopo i quindici mesi più terribili dal dopoguerra. Da “Italia ‘90” è stata tramandata alle nuove generazioni quella “Estate Italiana” di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato (con musica originale del grande Giorgio Moroder) che accompagnò lo sfortunato Mondiale di casa nostra ma che ha conquistato i cuori di tutti gli sportivi in maniera quasi immortale.  Altra eredità è sicuramente il “popopopo” che rimanda al trionfo di “Germania 2006”. Il “Seven Nation Army” dei White Stripes si è rilevato ancora un potente amuleto per gli azzurri in campo ma soprattutto sugli spalti. I momenti cruciali di EURO2020 (semifinale e finale) hanno avuto, purtroppo, una protagonista inattesa come Raffaella Carrà che ci lasciava esattamente ad una settimana dalla conquista della Coppa. Alcuni dei suoi successi internazionali (“A far l’amore comincia tu” e “Fiesta”) hanno caricato Chiellini e compagni tra viaggi e riscaldamenti.

La grande sorpresa, però, è stata la musica napoletana di cui Lorenzo Insigne è accanito sostenitore da sempre. Da quella immortale degli Squallor con “Cornutone” che è stato una sorta di urlo liberatorio dopo il successo negli ottavi contro l’Austria, fino alle hits terribilmente mediocri e contagiose che le star di quartiere fanno rimbalzare da una serenata a un matrimonio. Già alla vigilia dell’Europeo avevamo visto un gustoso assaggio all’interno di “Felicissima Sera”, lo show record di ascolti di Canale Cinque ideato e condotto da Pio & Amedeo che aveva ospitato alcuni tra i neomelodici più in voga, spesso al centro dell’attenzione anche per vicende extra artistiche.

La palma di tormentone della spedizione azzurra, però, va al brano “Ma quale dieta” che è stata cantata da tutti i neo Campioni d’Europa. Promoter indiscusso del successo è sicuramente Lorenzo Insigne che sin dalla prima ora ha “sparato” il brano dalla sua inseparabile cassa bluetooth. Si tratta della canzone interpretata dall’artista napoletano Luca Di Stefano, in arte Luca Il Sole di Notte, un simpaticissimo ragazzo autentica mitraglia scioglilingua che di mestiere fa il pescivendolo nella sua frequentatissima bottega di Sant’Antimo di Napoli (alla quale ha anche dedicato una canzoncina-spot, CLICCA QUI PER GUARDARE). “Ma quale dieta“, facile intuire, parla di un ragazzo che scandisce la sua giornata, dalla colazione alla cena, cibandosi di alimenti ad alta concentrazione di calorie. “Mi piacciono le polpette, mi piacciono le cotolette…ho mangiato alle quattro ma ho di nuovo fame e sono appena le sette…”. Questo (con rigorosa traduzione) il ritornello che ha fatto impazzire gli azzurri fino al volo di ritorno che ha riportato la Coppa a Roma dopo 53 anni. Il tutto con grande sorpresa ma soprattutto tanta emozione dello stesso Luca Il Sole di Notte, protagonista per caso di questa estate di abbracci e notti magiche. Adesso sarebbe doverosa una visita della Nazionale con tanto di Coppa nella pescheria di Sant’Antimo. Tutto si può dire tranne che “Ma quale dieta” non abbia portato fortuna…

Vincenzo Lombardi