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Maddaloni. “Il Patto per Maddaloni” ( Cambiamo Insieme e Nazionalisti Italiani) scrive al Commissario Prefettizio dott. Basile e lo fa chiedendo lumi sulla corretta applicazione del canone acqua. Il Movimento civico, infatti, presume che sulle bollette del consumo idrico che giungono nelle case dei cittadini di Maddaloni ci sia una richiesta maggiore di pagamento che potrebbe aggirarsi intorno ad un 40% in più.  Il Patto per Maddaloni a tal proposito si è avvalso della consulenza legale gratuita del Codacons di Caserta guidato dall’ Avv. Maurizio Gallicola . Il Movimento Civico, nelle persone del Presidente Luigi Bove e del Vice Presidente Aniello Amoroso, nei giorni addietro ha protocollato (con numero di protocollo 21256) una missiva al Commissario Basile chiedendo delucidazioni. Un rammento del testo della missiva recita “visto che il regolamento per la fatturazione risale al 1999 e che quello successivamente approvato dalla Giunta Comunale in data 12/11/2015 , non è mai  stato approvato in Consiglio Comunale, perché il testo vigente non è stato adeguato?” Inoltre il “Patto per Maddaloni” si chiede “se i commissari prefettizi succedutosi dopo il 2015 hanno ratificato l’ apposito regolamento”. Ma il “Patto per Maddaloni” ( Cambiamo Insieme e Nazionalisti Italiani)  vuole vederci chiaro anche sulla “voce” legata alla depurazione. A tal proposito Bove e Amoroso chiedono al Commissario “gli importi legati alla depurazione non sono dovuti se il depuratore non funziona e tale proposito si chiede di attestare, per iscritto, il corretto funzionamento del depuratore”. Inoltre “secondo il regolamento del 1999 si paga su 88 metri quadri 180 lire equivalenti a 0,09 centesimi e che poi sarebbero stati ricalcolati in un cifra che si attesta a 0,26 centesimi i quali, però, non vengono più calcolati sugli iniziali 88 metri quadri ma addirittura su 135 metri quadri. Questo modus operandi porterebbe ad una richiesta in più del dovuto e che si aggirerebbe intorno al 40%”. Dal “Patto per Maddaloni” fanno sapere “abbiamo chiesto lumi al Commissario e attendiamo risposte ufficiali in merito e ringraziamo l’ avv. Gallicola per la sua disponibilità. Siamo pronti a collaborare con il Commissario Prefettizio ma anche ad andare fino in fondo alla vicenda e pronti a fare una petizione popolare in tal senso”.
 

bocchetti