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SAN FELICE A CANCELLO – Celebrato il Consiglio comunale in San Felice a cancello che si è tenuto con un numero risicato di consiglieri per la maggioranza, appena in 8, mentre l’opposizione è al completo con i suoi tre elementi, se fosse saltato un altro consigliere di maggioranza, sarebbe con tutta probabilità saltato il consiglio in prima seduta. Questo per far capire la debolezza del sindaco Ferrara.

Sindaco che però ha fatto suo il motto “la miglior difesa è l’attacco”. Il sindaco ha annunciato in consiglio la nuova giunta di tre elementi: Orlando Savino vicesindaco, Mario Verlezza e Gagliardi Carmine. Quindi è nato in consiglio comunale il Ferrara quinques. Una giunta senza donne.

Il sindaco ha cominciato a inveire contro i 5stelle accusandoli in pratica di non conoscere San Felice e di non leggere le carte. Il Sindaco nell’illustrare il punto sul bilancio ha insistito sull’eredità pesante lasciata quindi il dissesto, il bilancio secondo il sindaco “è tecnico” e ha anche detto che la relazione dell’organo dei revisori ha definito “ingessato” questo bilancio dando un parere positivo con riserva. il sindaco stesso ha detto proprio che per via del dissesto l’amministrazione sta facendo i salti mortali con un debito di 30 milioni di euro oltre alla situazione pandemica.

Ma attenzione, le urla, a tratti belluine, del sindaco non erano rivolte solo alla minoranza ma anche alla maggioranza, in particolar modo alla parte assente.

La minoranza pentastellata ha posto il problema politico i continui cambi di assessori e una maggioranza litigiosa. Sindaco molto nervoso che ha interrotto in continuazione la minoranza. Minoranza che non è andata lontana dalla realtà visto che la stessa maggioranza, almeno pezzi di essa, hanno votato con riserva.

Il bilancio passa con il minimo di nove voti favorevoli e tre contrari.

Il punto sull’annullamento sarà spostato a un nuovo consiglio comunale.

Dal consiglio esce fuori un’amministrazione appesa a un filo e una maggioranza da ricucire, Ferrara fino ad ora è riuscito a tenersi sul filo come un equilibrista ma il filo diventa sempre più sottile.

Alfredo Ferrara