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MADDALONI- “Guerra della cadrega in maggioranza”. Scricchiola la coalizione arcobaleno del sindaco De Filippo. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia non vota i debiti fuori bilancio, abbandona l’aula e la maggioranza perde temporaneamente le tinte scure della destra. Scatenata l’opposizione. A sparare, a palle incatenate, è Angelo Tenneriello di Maddaloni Positiva: “Oggi, è successa una cosa gravissima. I pruriti, la voglia di seggiola, la smania di rimpasto, il protagonismo politico per interposta persona l’hanno fatta da padrona. La maggioranza di mille colori ha perso la componente, almeno temporaneamente, tendente al violaceo o tinte scure, di FdI“.

Dove è il dato sorprendente?

Al di là del solito atavico problema della mancanza di rapporti con i revisori dei conti, una maggioranza su debiti consolidati non abbandona l’aula. In politica, tutto ha un valore. Quindi abbandonare l’aula è una chiaro atto di dissenso. Quindi ripeto: l’armata arcobaleno scricchiola ed è in fibrillazione.

Questo è il fatto. Ma la politica si consuma dietro le quinte. Sa qualcosa?

Rumors bene informati testimoniano che esiste una certa inquietudine di FdI che vuole visibilità amministrativa. Voci incontrollate indicano anche una telefonata pressing tra Piscitelli e De Filippo che resiste. Ma queste sono chiacchiere.

Oltre al gossip, siamo alle prese con il tormentone del rimpasto?

Si, ma questa volta sembra che ci sia fretta. e che qualcuno voglia il rimpasto in tempi rapidi.

Ma all’opposizione poi interessa?

Interessa vedere come questa amministrazione si torce e contorce su problemi di visibilità politica e tace su serissimi problemi cittadini che sono inquietanti. C’è l’imbarazzo della scelta da quelli amministrativi, a quelli ambientali a quelli occupazionali o sulla vivibilità. Quale è l’atto politico, prodotto dalle forze arcobaleno in maniera autonoma (e non a rimorchio del sindaco) sui problemi della città oltre i luoghi comuni e le chiacchiere del politicamente corretto? Non ce ne è uno. E l’ultimo….

L’ultimo?

C’è una denuncia del Csa-Ral su scontri tra un funzionario e un dipendente. Se i fatti fossero accertati sarebbe cosa gravissima. Ma mentre il comune va a ramengo gli arcobaleni di destra-destra-centro vogliono la cadrega.

Ma cadrega è termine lombardo per indicare la sedia del potere sdoganato dai leghisti?

E questa maggioranza è una maggioranza fatta da partiti che di richiamano al Partito Unico del Nord (Lega, Fratelli d’Italia, ex-Forza Italia) che che hanno come unico obiettivo sottrarre le risorse del sud. Quello che sta accadendo con il Pnrr, denunciato anche dal cardinale di Napoli, è scandaloso. Avete sentito qualche reazione dei destrorsi meridionali a trazione nordista? Se Parigi val bene una messa, la cadrega val bene il futuro dei nostri figli. Questa desta è socialmente indifferente al territorio e ossessionata dal potere.

Redazione