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È arrivata anche l’ufficialità. L’Amedeo-Ter può solennemente iniziare. Nel giovedì di agosto che precede le ferie d’estate, durante l’edizione delle 20 del TG1, anche le ultime riserve sono sciolte ed Amadeus annuncia di aver ricevuto l’incarico per organizzare il 72° Festival della Canzone Italiana. Una conferma sicuramente strameritata sul campo che un pochino stride con l’annuncio in pompa magna fatto alla vigilia dell’ultima serata di Sanremo2021, quando il conduttore dichiarò che il suo percorso al Festival era momentaneamente terminato. Come annunciato (quasi) in anteprima da Giornale News lo scorso 28 luglio (CLICCA PER LEGGERE IL SERVIZIO), la terza volta di Amadeus all’Ariston poteva ritenersi cosa fatta per almeno tre motivi. L’attuale mancanza di candidati di peso pronti a sobbarcarsi la responsabilità della kermesse, la smisurata volontà del direttore di RaiUno, Stefano Coletta (nella foto in home con il conduttore), di rivedere “Ama” al timone di Sanremo2022, i galloni conquistati sul campo dopo lo straordinario successo discografico riscontrato nella passata edizione, la migliore dal punto di vista delle vendite e delle affermazioni dei cantanti negli ultimi dieci anni.

Dal fenomeno Maneskin agli streaming d’oro di Colapesce & Dimartino. Il grande pubblico che scopre Madame, Coma_Cose, La Rappresentante di Lista e Willie Peyote, fino alle affermazioni di Ermal Meta, Fedez & Michielin, Noemi ed Annalisa. Per Amadeus iniziano, adesso, le lunghe settimane di preparazione ed ascolto di proposte per un Festival di Sanremo diversissimo dagli altri due. Nel 2020 la celebrazione dei 70 anni dell’evento più importante dello spettacolo italiano con i clamorosi record di ascolti che precedettero il dramma dell’emergenza sanitaria. Nel 2021 l’edizione delle mille polemiche con la città deserta, il Teatro Ariston vuoto e gli applausi finti. Scontato prevedere che il conduttore (confermato anche nel ruolo di direttore artistico, ndr) punti decisamente ad uno Sanremo72 simbolo di vera rinascita e festa. Siamo convinti che abbia avuto delle importanti garanzie e ci sentiamo di scommettere anche sul ritorno di Fiorello al suo fianco. Un Festival con “Ama” ma senza “Fiore”, partirebbe con qualche dubbio. Per il momento una sola cosa è certa: è iniziata la lunga vigilia festivaliera. Nei prossimi sette mesi, Sanremo farà parecchio parte delle nostre giornate.

Vincenzo Lombardi