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Questa settimana per motivi tecnici non abbiamo potuto seguire le vicende suessolane tramite il nostro blog, ma ciò non toglie che abbiamo tenuto il radar sempre attivo.

Cominciamo con Cervino una volta tanto. 

Habemus datam per le elezioni che si terranno il 3 e 4 ottobre. Questo significa che siamo a meno di un mese dalla presentazione delle liste e quindi comincia a fare caldo e non parliamo di meteorologia. Probabilmente dopo il 15 agosto cominceremo a capire meglio se qualcuno sta bluffando e chi davvero ha le carte in tavola per puntare alla sindacatura. Lo sconcerto, per noi, sta nel fatto che si parla di chi sta con chi e non cosa si fa per Cervino, ci lascia anche perplessi il fatto che si parla, parole parole, di un’alleanza allargata comprendendo personaggi che all’ultima competizione elettorale dai palchi se ne sono detti di tutti i colori al limite della diffamazione.

A Santa Maria a Vico, invece, il dibattito si sta spostando sugli eventi annullati causa ordinanza del governatore De Lucaschenko o delle minacce di maltempo, che ha portato alle critiche dell’opposizione su un cartellone eventi a lor dire non all’altezza e poi ecco gli annullamenti. Non sappiamo esattamente cosa dovrebbe fare l’amministrazione comunale, certo un po’ di prudenza non avrebbe guastato visto che ancora non siamo del tutto fuori dal tunnel, ma non si può imputare all’amministrazione comunale il rispetto di decisioni prese da altri per motivi di visibilità personale. 

Questo non è un problema che ha l’amministrazione guidata da Giuseppe Guida con il suo Arienzo Village, non ci pare sia stato annullato nessun evento nel pur ricco programma. In un solo anno di amministrazione si parla di “miracolo arienzano” con piazze piene e soprattutto un restyling che ha sorpreso per la sua rapidità di esecuzione ed efficienza e si nota un miglioramento della vivibilità. Almeno secondo noi.

La notizia che riguarda San Felice a Cancello è di certo l’abbassamento della tariffa Tari, che come ha detto il sindaco Ferrara, è stata dovuta soprattutto grazie a interventi statali. Noi abbiamo fatto un controllo con il 2019 per le sole utenze domestiche ed effettivamente nel 2019 la quota fissa aveva una media di €0.99 mentre la variabile era di €343.82; nel 2021 invece abbiamo per la quota fissa una media €0.74 mentre la variabile €301,36. Sicuramente una buona cosa se il servizio è buono, sembra che tutta la questione con Buttol sia un po’ andata nel dimenticatoio, fino a ieri azienda e amministrazione erano ai ferri corti.

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Alfredo Ferrara