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MADDALONI- E’ la «Terra delle pezze, dei mobili dimessi, rifiuti, vecchi water, vasche da bagno in disuso e pure dei vecchi giocattoli abbandonati». E’ diventata gigantesca la mega-discarica di via Pioppolungo. Per poterla rimuovere, saranno necessari altri debiti fuori bilancio. Intanto, in meno di un mese il cumulo è raddoppiato. La ragnatela di strade interpoderali che collegano Maddaloni, la frazione di Montedecoro e Acerra sono la terra promessa per gli svuotacantine e chi ha rifiuti ingombranti. Non manca mai il solito materasso. Così, a poche centinaia di metri dall’ultimo grande scarico in via Lamia (indumenti vecchi, scarti di sartoria, qualche borsa, stoffe), sono stati accumulati molti quintali di rifiuti, contenenti anche tagli di stoffa di grossa, pezzatura sul prolungamento di via Pioppolungo. Questa volta i corrieri dello sversamento abusivo, molto probabilmente, non hanno agito di notte. Non è il solito scarico improvviso: giorno dopo giorno, settimane dopo settimane, il cumulo è diventato un macigno. L’area è sempre la stessa: laterale ad uno degli ingressi ei cantieri della Bari-Napoli. E vista la facilità di accesso è diventato uno sversatoio intercomunale. I numeri, più che le parole, danno l’esatta dimensione del fenomeno: ogni anno, sul territorio di Maddaloni, sono raccolti e sversati (in siti idonei) non meno di 100 tonnellate di rifiuti speciali rimossi (gomme, eternit, elettrodomestici, mobilio dismesso, materiale di risulta). I costi superano abbondantemente i centomila euro complessivi, tra bonifiche e conferimento.

Redazione