00 3 min 3 anni

Attimi di terrore e grande paura a Maddaloni poco dopo le 22.00 di giovedì sera a causa di un drammatico incidente avvenuto in Via Libertà che ha coinvolto un totale di quattro persone. Uno scooter con a bordo due giovanissimi (un ragazzo e una ragazza) e un’auto di media cilindrata con a bordo due uomini sono stati protagonisti di un impatto violentissimo in uno degli incroci più frequentati della città famoso per l’adiacente presenza del Supermercato 365 e del frequentatissimo bar “Vergnano” che aveva chiuso i battenti da pochi minuti. Le prime testimonianze (ovviamente da prendere con le molle) raccontano di gravi responsabilità da parte dei due ragazzi in scooter che provenienti da via Campolongo non hanno rispettato il segnale di rallentamento imposto dal semaforo giallo, immettendosi su via Libertà ad alta velocità e non riuscendo ad evitare l’impatto con l’auto che procedeva a velocità più moderata. Un impatto che ha sconvolto le tantissime persone in strada, in particolare i clienti dell’adiacente paninoteca all’aperto. I due ragazzi sono letteralmente sobbalzati dallo scooter volando in aria per parecchi metri.

Ancora più rovinoso il destino dell’auto che ha terminato il suo testa coda nel muretto che delinea il parcheggio del supermercato e del bar. Le immagini (CLICCA QUI E GUARDA IL VIDEO IN DIRETTA DI GIORNALE NEWS) sono eloquenti: i due uomini a bordo sono rimasti intrappolati tra pezzi di vetro e portiere accartocciate. Un plauso meritato per Carabinieri e Vigili del Fuoco arrivati immediatamente sul posto per condurre le prime operazioni post incidente e velocizzare le prime cure ai feriti. In particolare, i Vigili del Fuoco hanno provveduto ad estrarre i due uomini rimasti intrappolati nell’auto. Le condizioni dei due giovani, invece, sono apparse subito serie. Dai primi accertamenti sembra che la ragazza che viaggiava sul sedile posteriore dello scooter abbia riportato gravi lesioni alle gambe. Al momento in cui stiamo scrivendo, Via Libertà è ancora bloccata per gli accertamenti e la ricostruzione del caso.

Vincenzo Lombardi