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MADDALONI- Che fare all’incrocio di via Campolongo? Due ani fa, i semafori furono spenti per “sperimentare la sostituzione con una coppa rotatoria”, poi c’è stata la caduta di un pino secolare a distruggere il sistema semaforico e infine una uscita di strada. Intanto, codice della strada alla mano, l’impianto è lampeggiante e pertanto, valgono le ordinarie norme di attraversamento, le regole di precedenza e limite di velocità che a Maddaloni, in area urbana, è di 30 km/h. Non è questa, la novità: il geometra con i baffi, al secolo Mario Barbato, ha redatto un progetto a costo zero, regalato al comune, per la messa in sicurezza veicolare e pedonale. Contro le intemperanza, gli incidenti continui e le polemiche, c’è un intervento costo irrisorio.

Di che si tratta?

Un intervento sostanziale, risolutivo e leggero: la creazione di un incrocio canalizzato.

Sarebbe?

La canalizzazione, con semplici cordoli e coppa rotatoria a raso imporrebbe due cose: la necessità di rallentare (per oggettive condizioni di spazio) e l’impossibilità di fare manovre azzardate (sorpassi compresi) consentendo solo lo scorrimento in fila dei veicoli.

E poi?

Si risolverebbe anche il problema dell’illuminazione con la messa in opera al centro di un sistema a quattro braccia. In aggiunta…

In aggiunta?

Si eliminerebbe il problema, non secondario dell’assalto dei lavavetri ma soprattutto si creerebbe un ampio spazio per le strisce pedonali, ai quattro lati, in un’area che serve una scuola e importanti esercizi commerciali.

Ma la canalizzazione non riduce gli spazi?

Assolutamente no. La canalizzazione impedisce un altro problema molto sentito: il parcheggio selvaggio al ridosso dell’incrocio in un’area ben dotata di vaste aree di sosta.

Ma quanto dovrebbero essere alti questi cordoli?

Secondo norma, e in funzione del loro compito, dovrebbero avere un’altezza di 12 centimetri. Un’altra soluzione aggiuntiva sarebbe il ricorso alle bande sonore.

Il progetto di canalizzazione

L’esperimento della coppa rotatoria di due anni fa
Redazione