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Grande preoccupazione negli ultimi giorni fra i “Precari” della Sanità Campana aventi diritto alla
stabilizzazione. Dopo, infatti, innumerevoli promesse di procedere all’attuazione del processo che
deve ridare loro una dignità professionale per troppo tempo negata, non solo “tutto tace” ormai da
troppo tempo, ma addirittura è arrivato il divieto fatto dalla Regione all’A.O. Cardarelli ad
effettuare la riserva del 50% delle risorse assunzionali alla stabilizzazione dei Precari così come
previsto dalla normativa nazionale vigente. Questa scelta politico-amministrativa rischia di lasciare
“monco” un processo, quello della “stabilizzazione dei precari della Sanità Campana”, fermo al
completamento della Prima Fase ormai al Dicembre 2015, e che sembrava fortemente voluto dal
Governatore De Luca. Quest’ ultimo, infatti, non ha mai perso occasione di ribadire pubblicamente
che il suo impegno era quello di fare in modo che “nessun precario andasse a casa”. Un
atteggiamento ambivalente, quello della Regione Campania, difficile da decifrare; da un lato, infatti,
con la Legge Regionale n° 10 del 31 Marzo 2017, la Struttura Commissariale ha dato finalmente il
via al censimento dei precari della Sanità (completato il 31 Maggio 2017) impegnandosi ad emanare
successivamente le modalità di stabilizzazione degli stessi, dall’altro ha bloccato le Aziende quali il
Cardarelli, che hanno cercato, nel rispetto della norma, di ridare dignità a chi per troppi anni ha
visto calpestati i diritti lavorativi fondamentali. Nel frattempo, comunque, si aprono le porte a
centinaia di assunzioni tramite concorsi aperti a chiunque dove nulla conta il lavoro decennale che
gli operatori sanitari, dirigenti e non, hanno fatto per reggere un “sistema”, quello sanitario
regionale, praticamente allo sfascio. Il rischio è che, se e quando, la Struttura Commissariale
deciderà di emanare le modalità di stabilizzazione, vengano a cadere i presupposti normativi alla
base della stabilizzazione stessa e cioè: effettivo bisogno della figura professionale e risorse
economiche per l’assunzione. In poche parole, sarà troppo tardi, perché i posti nei diversi organici
non ci saranno più per permettere l’assunzione di questi lavoratori, in quanto già saturati con tutti i
concorsi in essere. I Precari della Sanità che tanta fiducia hanno riposto nel Governatore De Luca e
nella sua nomina a Commissario della sanità Campana, temono quindi che si concretizzi la terribile
eventualità che non siano più riconosciuti i loro diritti e non sia più data la tanta agognata dignità
alla loro professionalità per troppo tempo abusata e bistrattata. Essi sicuramente non staranno a
guardare dopo che proprio loro per un decennio almeno hanno permesso al Sistema Sanitario
Regionale di tenersi in piedi. Si sono già coalizzati in un “Movimento Regionale” dal nome
MoPASS Campania (Movimento Precari Atipici Subordinati Sanità Campania) la cui pagina
Facebook inizia ad essere un punto di riferimento e ad avere forte seguito. Da lì i precari
annunciano immediatamente campagne di sensibilizzazione dirette proprio al Governatore De Luca
nella cui determinazione alla risoluzione di questo annoso problema tanta fiducia hanno riposto.
Allo stesso tempo sperano che i Sindacati di categoria scendano in campo in modo determinato.
Dopo un’estate torrida si preannuncia un “autunno molto caldo”.
 

bocchetti