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di Antonio Del Monaco* Fu un duro colpo…non ci si riprende mai da una cosa del genere: chi resta rivive quell’incubo, quel dramma di immane crudeltà.
Il terrorismo entrò nelle nostre vite, di nuovo.

Può riaccadere? Che pericolo ora incombe su noi tutti? L’Occidente è salvo?
Non si è mai salvi…non è possibile credere alle favole oggi. Bisogna agire, prima che sia troppo tardi, prima che migliaia di persone tornino a piangere su tombe, spesso vuote.

Ciò che sta accadendo in Afghanistan non può lasciarci indifferente, non può non suscitare timori futuri: purtroppo la storia più recente ci insegna di cosa sono capaci i talebani, i terroristi.
Ora il rischio concreto è che quelle terre diventino base operativa, cuore pulsante, mente criminale di persone folli, senza Dio!

L’odio fondamentalista è un seme terribile, profondo, e non lo abbiamo debellato, non è facile.
Urge un unione di forze, una coesione europea in fatto di difesa e sicurezza. Urge senza alcun dubbio una una politica estera comune e condivisa.

L’11 Settembre va ricordato, la memoria è storia, è insegnamento.
Ogni vittima del terrorismo va ricordata, oggi e sempre, con la ferma volontà che la libertà individuale sarà in eterno il perno fondamentale su cui ruota l’Occidente.
Un perno, un valore, che riuscirà ad essere più forte del terrorismo.
Più forte del male.

*Deputato del Movimento Cinque Stelle

Redazione