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MADDALONI- La ricreazione è finita. E pure il tempo dell’affissione selvaggia. In un momento caldissimo, dove impazzano le rimozione forzate dei cartelli 6×3 e l’approdo dovrà essere l’applicazione del nuovo regolamento comunale (che cancella il far west), la Sogert passa all’oscuramento dell’affissione abusiva sulle plance pubblicitarie comunali e non autorizzate. “Lex dura lex, sed lex” diceva bene qualcuno. La legge è legge e le regole, finalmente, cominciano in questo settore anarchico a valere per tutti. Ma accade una cosa che non ti aspetti. Un evento, presentato a tutte le testate giornalistiche regionali e nazionali, nonché strombazzato ai quattro venti, incorre nelle maglie strette della Sogert. Oscurati i manifesti dell’evento “Bufala Village” di questo fine settimana e Motor show della prossima perchè abusivi. Ciò non in regola con i pagamenti ordinari della concessione. La sorpresa è grande visto che si tratta di importi modesti per una manifestazione che ambisce a superare lo stretto recinto degli eventi locali per raggiungere un pubblico importante e non solo l’ambito ristretto del territorio. Sembra una storia già vista che ricorda da vicino il fenomeno dell’’«affissione selvaggia» che tanti danni procura all’arredo urbano durante le campagne elettorali. Quando i faccioni improbabili, con infondate aspirazioni politiche e le truppe cammellate dei candidati occupano, con la solita guerra dei manifesti negli spazi autorizzati pali della luce, serrande, mura. La sensazione è che il vento stia cambiato. Oltre le polemiche della rimozione dei 6×3, non è più tempo di affissione facile non regolamentata. Ma c’è un paradosso nel paradosso. Sanzionati i manifesti negli spazi controllati, ma non quelli sulle plance non attive. Il risultato è paradossale: sui manifesti, affisse sulle prime, è comparsa la scritta “manifesto abusivo”. Sulla plancia a a fianco, non attiva, i manifesti fanno bella mostra di sè. Se il cambiamento è cominciato c’è molta strada ancora da fare…

Affissione abusiva oscurata a “plance alterne”
Redazione