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Un profilo Telegram per segnalare, attraverso un semplice smartphone, la presenza di cattivi odori persistenti sul territorio della Campania. Un “bot” risponde agli utenti e li guida, attraverso una chat virtuale, nella descrizione e nella localizzazione del fenomeno. @ArpacOdorBot è uno degli strumenti messi in campo dall’Agenzia per la Protezione Ambientale della Campania per una problematica che sta acquisendo una rilevanza crescente, soprattutto in territori caratterizzati da concentrazioni significative di attività agricole e zootecniche, impianti industriali e di gestione dei rifiuti, e in generale di possibili sorgenti di emissioni odorigene.
«Le cosiddette molestie olfattive», spiega il direttore del dipartimento Arpac di Napoli, Dario Mirella, «non necessariamente indicano la presenza di inquinanti atmosferici nocivi per la salute. Non esiste infatti alcuna relazione diretta tra livello di fastidio per l’olfatto e tossicità per la salute umana: determinate emissioni odorigene risultano totalmente innocue, mentre sostanze volatili tossiche possono risultare completamente inodori. Non va sottovalutato, tuttavia, l’impatto psicologico delle maleodoranze, in grado di incidere negativamente sulla qualità della vita di intere popolazioni».
    «In questa ottica», spiega il dott. Mirella, «va inquadrato l’avvio del profilo Telegram, che tutti i cittadini campani possono utilizzare sul proprio smartphone o dal proprio pc. È uno strumento che permette alla comunità di collaborare all’individuazione delle cause delle molestie olfattive. Non si tratta di una procedura per richiedere un intervento specifico dell’Agenzia. Tuttavia, sistematizzando i dati nel tempo e nello spazio, l’Ente riceve un’indicazione preziosa su dove puntare lo sguardo e orientare i controlli, aiutando enti locali e Forze dell’ordine a individuare le cause dei fenomeni ed eventualmente elaborando prescrizioni alle aziende, sui correttivi da apportare per superare le criticità».  
@ArpacOdorBot è il nome del profilo Telegram, già attualmente operativo, che può essere facilmente ricercato sulla popolare piattaforma di messaggistica. Gli utenti hanno la possibilità di localizzare geograficamente la percezione di maleodoranze e di indicarne durata e intensità, oltre a poter inserire commenti per descrivere nei dettagli il fenomeno. I dati raccolti vanno ad alimentare una mappa satellitare utile, unitamente a dati meteorologici di intensità e direzione del vento, per valutare le diffusione delle emissioni odorigene sul territorio e approntare opportune strategie di intervento.
«Attualmente», ricorda il direttore generale Stefano Sorvino, «l’Agenzia è impegnata in una serie di interventi di vario tipo nel comprensorio di Giugliano in Campania, a seguito di segnalazioni insistenti di miasmi diffusi, soprattutto serali e notturni. Le operazioni in corso spaziano dai controlli in sinergia con le Forze dell’ordine alle aziende da cui potrebbero originare i fenomeni, con lo scopo di verificare la conformità alle prescrizioni, fino al rafforzamento del monitoraggio della qualità dell’aria con l’attivazione di un laboratorio mobile nel territorio di Qualiano, inoltre di campionatori passivi nel vicino comune di Parete, mentre nell’area industriale di Giugliano è stabilmente operativa una stazione di monitoraggio degli inquinanti atmosferici».
I risultati di tali attività sono in corso di elaborazione e verranno diffusi non appena disponibili. In questo ambito Arpac ha inoltre avviato una serie di iniziative strutturali, tra tutte l’allestimento del primo Laboratorio di olfattometria dinamica a servizio di un ente di controllo in Campania, il cui avvio è previsto per il 2022 in seno al dipartimento di Caserta, con competenza a livello regionale.

Redazione