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Chiusura di tutti i lavori entro ottobre. Poi la Procura della Repubblica dovrà provvedere al dissequestro. Pronta la richiesta di un nuovo intervento della magistratura su tutte le irregolarità e gli abusi commessi lungo la strada e documentati dalla consulenza tecnica del 2012 che ha portato alla ricostruzione del ponte

MADDALONI- Cronoprogramma rispettato. Alle battute finali, la costruzione in calcestruzzo del nuovo Ponte Vapore. E’ cominciata la costruzione del nuovo muro di contenimento e della posta in opera dei sostegni per i guad rail.

Un nuovo punto sullo stato di avanzamento dei lavori lo ha fatto l’on. Antonio Del Monaco (M5S).

Quando dureranno ancora la messa in opera delle parti in cemento?

La costruzione dell’impalcato terminerà entro questa settimana. Dopo di che, nasceranno il sottofondo stradale, la strada e i due marciapiedi laterali nonché le paratie e altro. Ma prima dovranno essere messi in oper i sottoservizi.

Quindi si smonta la trave che porta il metanodotto e altro?

La parte in cemento ormai è quasi finita. Ma per allestire i sottoservizi ci vorrà più tempo perchè vanno costruiti i marciapiedi, messe le caditoie, preparare il sottofondo per l’asfalto. Ma prima ancora va ricollocato l’impianto elettrico, l’acquedotto, il metanodotto, i collegamenti telefonici e la fibra ottica.

Parliamo di tempi…

Il ponte, in quanto struttura, sarà finito entro ottobre. Per questo, i turni di lavoro sono continui. Si è lavorato di sabato e domenica. E accadrà ancora. Il ponte è finito alla fine di ottobre.

Poi c’è il collaudo e il dissequestro?

E questo non dipende più dalla ditta impegnata ma dagli organi di controlli a cominciare dal dissequestro che deve ordinarie la Procura della Repubblica.

A proposito di Proposito di procura della Repubblica e di intervento dei magistrati ma come la mettiamo con gli esposti plurimi sugli abusi, manomissioni e rischi certificati su via Cancello, La Ctu, voluta dal sindaco Cerreto, ha portato al sequestro e al rifacimento del Ponte. Ma quella Ctu parla di altri gravi rischi. Che fare?

E’ il caso di procedere per step. Adesso la prima urgenza (il primo step) è finire il ponte e aprirlo al traffico.

E gli altri step quali sono?

Il secondo passaggio è regolamentare la circolazione è pesante. Via Cancello non è la scorciatoia dell’autostrada. Una cosa è il traffico locale e e quelli degli operatori del territorio un’altra è il transito dei Tir, che per evitare l’autostrada passano sotto i balconi delle persone. Questo non è più tollerabile in via Cancello ma anche dentro Cancello Scalo.

Sintetizzando quali sono gli altri obiettivi?

Denunciare e portare alla luce tutte le irregolarità, presenti nella Ctu, lungo tutta via Cancello: cunette chiuse, scarichi di acque non regolamentati, fino al paradosso che acque dalla strada pubblica invadono abitazioni private e acque da abitazioni private invadono la strada pubblica. E poi c’è il disastro ambientale, causato dalla regione Campania e dai comuni che sversano a monte, causato dal condotto sottodimensionato ex Casmez. Ogni cosa a suo tempo. L’apertura del ponte nuovo è solo l’inizio della battaglia per la legalità. Troppe cose, per anni, sono state nascoste e taciute.

Redazione