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Duro e documentato attacco sui costi della politica a Marino e Zinzi

“I bambini che oggi non hanno iniziato la scuola pagano la pizza al sindaco Marino ed a questa amministrazione scellerata per le loro inefficienze”. Lo dichiara Michele Miccolo, coordinatore di Speranza per Caserta, commentando i dati della Fondazione Openpolis sui costi della politica nei Comuni.

Secondo i dati, a Caserta, la spesa per gli organi istituzionali supera il milione e 500mila euro. La stima è, dunque, 20,21 euro – il costo di una cena – per ciascun cittadino residente, compresi anche i bambini per i quali oggi non è suonata la prima campanella. Importi resi ancor più gravosi dalle sterili convocazioni di consigli comunali esclusivamente per meri adempimenti burocratici, come le surroghe dei consiglieri, per i quali è comunque previsto il gettone di presenza. “In pratica quando il sindaco Marino mette mano alla sua giunta per esclusivi interessi politici pagano i casertani”, tuona Miccolo.

“Nel corso di questi 10 anni – prosegue il coordinatore di Speranza per Caserta – Gli unici consiglieri che hanno chiesto di ridurre le indennità sono stati quelli di Speranza per Caserta. Abbiamo chiesto di dimezzare l’importo dei gettoni di presenza per i consigli comunali e soprattutto di ridurre le convocazioni delle commissioni consiliari, limitandole a due giorni a settimana. Lo abbiamo chiesto perché crediamo che la politica debba essere al servizio dei cittadini e non viceversa. Con i soldi risparmiati, circa mezzo milione all’anno, il Comune avrebbe potuto adottare provvedimenti per le fasce più svantaggiate della popolazione. La nostra proposta è stata bocciata dal Consiglio Comunale. Abbiamo persino chiesto di poter rinunciare solo alle nostre indennità ma non ci hanno risposto. Chiediamo al sindaco ed alla sua maggioranza di rinunciare ai loro stipendi di carica per i danni arrecati dalla loro politica. Risarciscano i casertani che sono costretti a subire i disagi della loro miopia urbana”.

Infine Miccolo non manca critiche anche al capogruppo della Lega in Consiglio Regionale Gianpiero Zinzi. “Tra una passerella con Salvini, cenette ed appuntamenti elettorali – dichiara Miccolo – è evidente che Zinzi in Regione non va da almeno un mese e mezzo. Vorremmo sapere se ha rinunciato all’indennità di carica o preferisce comportarsi come il peggiore cialtroni assenteisti?”, conclude.

Redazione