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MADDALONI- Il sarcasmo, l’ironia e le precisazioni del Csa-Ral suona come un avvertimento: “Ve lo avevamo detto già dieci anni fa”. Invece, il rinvio a giudizio dell’ex vigilessa fa tornare di attualità una questione affrontata, per via giuridica e disciplinare, dai commissari straordinari Samuele De Lucia (ex vice prefetto di Lucca) e poi dal successore Benedetto Basile (ex prefetto di Modena). A commentare il caso dell’ex vigilessa, perchè l’addetta rinviata a giudizio per «falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici», e che da anni ha lasciato il comando vigili e pure le divisa, è il Csa-Ral. La storia, già nota da anni, può essere così sintetizzata: con c’è corrispondenza tra gli incassi in contante e le quietanze rilasciate ai multati. Sarà la magistratura ad esprimere l’ultima parola sul contestato ammanco di 54 mila euro.

Giuseppe De Lucia perché gli autonomi del Csa-Ral non sono così sopresi?

Innanzitutto, va fatta una precisazione. Su iniziativa dei funzionari l’addetta alle riscossioni è stata sottoposta ad un doppio procedimento: sospensione parziale, a tempo limitato dal servizio, parziale indennizzo, cambio del profilo professionale e destinazione d’autorità ad altra mansione amministrativa.

Un approccio disciplinare inusuale?

Sembra un approccio disciplinare, solo apparentemente morbido, voluto dai commissari straordinari e della dirigenza, che si sono riservati azioni disciplinari subordinandole, anche in chiave preventiva e garantista, al pronunciamento definitivo della magistratura anche per evitare ricorsi.

E ora che è iniziata la fase processuale?

Sembra che il comune si costituisca parte lesa come era stato largamente preannunciato.

Allora, cosa non vi convince?

La mancanza di prevenzione. Ad di là dei casi singoli e delle responsabilità individuali, da decenni continuiamo a predicare nel deserto: abbiamo sempre chiesto di ricorrere alla rotazione del personale in posti di responsabilità. La legge anticorruzione parla chiaro.

Invece?

Invece, è accaduto che molti hanno ricoperto cariche per decenni. Invece, di prevenire si contestano comportamenti irregolari a chi ha ricoperto una carica per quasi un ventennio. E’ quello che è accaduto presso l’ufficio anagrafe e l’ufficio condono finiti nel mirino di Polizia e Carabinieri. Ma, senza presunzione, tutto questo si poteva evitare e o limitare.

Ma il caso delle multe e della contabilità contestata ha innescato una rivoluzione?

Solo in parte, il commissario straordinario Samuele De Lucia dispose il divieto  di utilizzo di danaro in contante per i servizi erogati dall’ente locale. Il sostituto commissario straordinario Benedetto Basile ha imposto l’iter per il pagamento elettronico (Pos e servizio Pago PA) di tutti i servizi comunali. Diciamo che si stratta di un percorso obbligato verso la digitalizzazione che certi episodi, al vaglio degli inquirenti, hanno accelerato e reso giusto nonché indispensabili.

Redazione