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In data odierna, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione
di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale alla sede, su richiesta della Direzione Distrettuale
Antimafia, nei confronti di 18 soggetti, indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di
sostanze stupefacenti.
Le attività investigative, avviate in seguito ad un sequestro di tabacchi lavorati esteri eseguito presso il porto di
Salerno, nel mese di marzo 2018, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno consentito di risalire ad
una strutturata organizzazione, operante nelle provincie di Napoli e Salerno e composta da soggetti già gravati
da precedenti specifici.
In particolare, anche attraverso il ricorso ad intercettazioni telefoniche e telematiche, corroborate da riscontri
eseguiti sul territorio, è stato possibile individuare un collaudato sistema di approvvigionamento di sostanze
psicotrope, che vedeva impegnati gli indagati in continue e serrate trattative con diversi fornitori di nazionalità
estera, interessati al trasferimento di cocaina dai Paesi del Sud America.
Sulla scorta di tali risultanze, è emerso che l’associazione si era dotata di una articolata struttura contraddistinta
da una precisa ripartizione dei ruoli: un capo intento a intrattenere rapporti con i fornitori, oltre che a impartire
dall’alto disposizioni agli affiliati; un soggetto a cui era affidata la “gestione operativa”, attraverso il raccordo
dei vari sodali; faccendieri dediti alla ricerca di contatti all’interno del porto o comunque in grado di
pianificare le modalità per consentire l’”uscita” della droga dagli spazi doganali.
Quanto sopra ha trovato conferma nei diversi modi operandi utilizzati dagli indagati per eludere i controlli di
“routine” effettuati presso lo scalo portuale di Salerno. Nello specifico, si possono citare i metodi:

  • “impresa/impresa” consistente nel reperimento di ditte di spedizione e di destinazione compiacenti con le
    quali predisporre idonea documentazione di supporto in modo da trasportare la merce illecita occultata in un
    carico di copertura all’interno di un container, che una volta giunto al porto di Salerno, è stato richiamato
    proprio dalla ditta di destinazione;
    “ripp off” ovvero il recupero del narcotico in maniera furtiva mediante ingresso non autorizzato all’interno
    dello scalo marittimo e prelievo dei borsoni nascosti all’interno di container.
    Sebbene vi siano stati alcuni casi in cui le trattative per l’importazione/acquisto di sostanza stupefacente non si
    sono concretizzate per eventi sopravvenuti e/o perché in fase di trasferimento sono intervenute problematiche
    organizzative, il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Salerno è riuscito a sottoporre a
    sequestro nel porto dello stesso capoluogo, nel mese di marzo del 2019, oltre 18 kg di cocaina provenienti via
    mare dal sud America occultati all’interno della ventola del vano motore di un container frigo.
    Sono stati, inoltre, ricostruiti svariati tentativi di recupero/importazione di sostanze stupefacenti per i quali
    sono stati acquisiti elementi probatori a carico di n. 37 soggetti, alcuni dei quali dimoranti al di fuori del
    territorio nazionale. Tra gli indagati figurano peraltro soggetti già sottoposti agli arresti domiciliari nell’ambito
    di altri procedimenti penali.
    Nello specifico, l’organizzazione:
    (1) è stata contattata per il recupero di un carico di 32 kg di cocaina, occultati all’interno di un container frigo
    proveniente dalla Colombia e destinato al porto di Vado Ligure (SV). A causa di disguidi organizzativi, il
    container lo stupefacente è stato reimbarcato verso un’altra destinazione;
    (2) ha messo in piedi un tentativo di importazione di 1,5 kg di cocaina dal Sud America da recuperare sul
    territorio spagnolo. Il trasportatore individuato per il viaggio Madrid – Salerno, però, ha disatteso l’accordo
    raggiunto con il gruppo criminale giusto il giorno precedente alla partenza;
    (3) si è occupata del recupero di un carico di 157 kg di cocaina, proveniente da narco-trafficanti sud americani,
    transitato per il porto di Salerno e destinato ad un gruppo criminale di Torre Annunziata. La sostanza
    stupefacente nascosta a bordo della nave, non recuperata dal gruppo criminale, giungeva successivamente
    presso il porto canadese di Halifax, dove veniva sottoposta a sequestro dalle Autorità locali;
    (4) ha avviato due trattative per l’importazione, sempre dal Sud America, rispettivamente di 1.000 kg e 200 kg
    di cocaina.
    Nel corso delle complesse investigazioni è stata, altresì, ricostruita la cessione di 2 kg di cocaina, su impulso di
    due intermediari da soggetti del gruppo criminale ad uno di origini salentine, dietro pagamento del
    corrispettivo di 69.000 euro.
    In relazione ad alcune delle trattative individuate è stata riscontrata pure la presenza sul territorio italiano di
    soggetti di nazionalità estera, invitati appositamente ad intervenire dalle consorterie fornitrici del narcotico,
    con l’obiettivo di portare a termine le operazioni di cessione.
    NOMINATIVO CLASSE MISURA
  1. ALFANO Giuseppe ‘91 carcere
  2. BATTIPAGLIA Gabriele ‘67 carcere
  3. CAMORANI Luigi ‘80 AA.DD.
  4. CAMORANI Raffaele ‘86 AA.DD.
  5. CRISPO Giuseppe ‘84 AA.DD.
  6. DE GAETANI Salvatore ‘83 AA.DD.
  7. DI NAPOLI Ciro ‘40 AA.DD.
  8. D’AMORE Geraldo ‘77 AA.DD.
  9. ESPOSITO Giovanni ‘87 carcere
  10. FEDERICO Luigi ‘90 carcere
  11. MASULLO Alfonso ‘67 carcere
  12. MAURO Andrea ‘74 carcere
  13. PASSAMANO Mario ‘73 carcere
  14. RILIEVO Biagio ‘86 AA.DD.
  15. SALVI Francesco ‘62 AA.DD.
  16. SOMMA Salvatore ‘65 AA.DD.
  17. VERDEZZA Raffaele ‘58 carcere
Redazione