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Piantare fiori come gesto simbolico per chiudere la campagna elettorale in modo non tradizionale.

Raffaele Aveta, candidato sindaco a Santa Maria Capua Vetere, insieme a un gruppo di esponenti delle cinque liste che lo sostengono, questa mattina ha promosso una manifestazione di “giardinaggio militante” davanti ai cancelli dell’Istituto di incremento ippico, altro luogo storico da restituire alla piena fruizione della collettività sammaritana.

Il gruppo di Aveta, dopo aver ripulito l’area del marciapiedi e delle aiuole, ha provveduto a piantare centoventi piantine fiorite in un piccolo terreno incolto.

«È un atto dimostrativo – spiega lo stesso Aveta – di come tanti gesti minimi possono cambiare il volto della città, rendendola più bella e vivibile».

La sera prima, invece, Aveta ha mostrato alla sottosegretaria alla Cultura, Barbara Floridia, un video che presenta un progetto di rigenerazione urbana della caserma Pica e dell’ex carcere di piazza San Francesco, con la creazione di un’area verde attrezzata, un polo tecnologico, una piccola “città della storia” perfettamente inserita nel circuito turistico che dall’anfiteatro va al museo archeologico. L’esponente del governo nazionale ha anche espresso il suo apprezzamento per l’idea programmatica di Aveta di candidare Santa Maria Capua Vetere a “capitale italiana della cultura 2025”.

In questo approccio, si inseriscono anche gli incontri avuti con il professor Vincenzo Peretti a proposito delle De.Co. (denominazioni comunali), quale strumento efficace per promuovere la salvaguardia delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche, la difesa della storia, delle tradizioni e dei saperi locali e per contribuire alla promozione delle specificità storico-culturali di un determinato territorio.

Per Aveta, in queste ore decisive, è importante non disertare le urne, ogni singolo voto può essere determinante.

«I cittadini devono esercitare liberamente il loro diritto di voto, senza condizionamenti. Il sistema del voto disgiunto consente di scegliere, in primo luogo, il sindaco. Molti elettori hanno parenti o amici candidati come consiglieri. Ricordino che possono votare il sindaco anche se scelgono un consigliere di un’altra coalizione. L’importante è mettere una X sul nome di Raffaele Aveta e poi indicare il nome (o i nomi) del candidato consigliere scelto. Tutti noi abbiamo l’opportunità di cambiare davvero la nostra città e possiamo farlo a partire da domenica e lunedì nel segreto della cabina elettorale».

Redazione