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MADDALONI- Primo bilancio della guerra dei rifiuti: due fototrappole perse e circa 40 verbali (150 euro cadauno) contro gli sversamenti abusivi. Infuria la battaglia a colpi di monnezza e multe. Intanto, per la cronaca, dopo la fototrappola di via degli Osci è stata rubata anche l’impianto digitale, per la trasmissione in remoto di immagini e video ad alta risoluzione, collocato sotto il cavalcaferrovia di via Libertà. Ma il il «piano di vigilanza digitale», elaborato dal maggiore Domenico Renga (comandante della Polizia Municipale) e il vicesindaco Gigi Bove (responsabile Protezione civile) continua con la rotazione degli impianti aventi la capacità di trasmettere foto, telecamere e video le testimonianze documentali dei reati ambientali. Visti i primi risultati sono tempi duri per gli svuotacantine e i frequentatori di discariche: i dispositivi sono in grado di riprodurre in alta qualità volti, targhe, dettagli dei luoghi. Tutti i conferimenti irregolari  dei rifiuti solidi urbani (fuori orario, in luoghi  o con modalità vietate), immortalati dagli occhi elettronici saranno trasformati in sanzioni amministrative. Bove e Renga gestiranno un sistema di foto trappole mobili che saranno installate, sempre a sorpresa, e in luoghi differenti. In prospettiva, con un investimento di 50 mila euro, l’assessore all’ecologia Salvatore Liccardo sta pianificando la installazione di un sistema di rilevamento fisso. C’è un modo dell’illegalità nelle aree periferiche, che va monitorato di continuo. Pertanto, si punterà su sistemi all’infrarosso capaci di vigilare sugli accessi all’area urbana e sul traffico in via Appia secondo tratto località Villa Calatia. Sentinelle elettroniche saranno installate in via Calabricito, via Ficucella, nei pressi dell’ex centrale Turbogas dell’Enel. Controllo elettronico anche nell’are perimetrale di via de Curtiis e presso via Carrarone. Segreti invece i posti esatti di ubicazione e i sistemi di alimentazione.

Redazione