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Trentotto anni fa, Maddaloni viveva la pagina più buia della sua storia. La morte, per mano della camorra, di Franco Imposimato è stato uno di quegli eventi che ci ha colpito nel profondo. E che ci ha costretti a fare i conti con un apparato criminale malato ed inquinato, che ha continuato a caratterizzare la nostra Provincia con sempre maggior ingerenza nel corso degli anni a seguire quel tragico 11 Ottobre del 1983. Fino alla definizione di quel “sistema Gomorra”, che ci ha fatto finire spesso alla ribalta della cronaca nazionale. Quel “sistema Gomorra” che ha determinato questo essere diventati Terra dei Fuochi. Che ha visto troppo sangue versato. Che ha quasi istituzionalizzato il ruolo del Boss come l’ambizione più alta cui aspirare. Che ha condannato intere generazioni di giovani e di adolescenti. Ed è a loro che oggi va il nostro pensiero. Ai tanti ragazzi che nemmeno sanno chi sono le vittime innocenti cadute per mano della camorra. Che quando gli dici “Franco Imposimato” ti rispondono quasi sempre “quello della Villetta”. Che non conoscono la storia della propria città. Né degli uomini e delle donne che l’hanno fatta grande la loro città. In questo giorno triste, che serve però a non dimenticare, noi rivendichiamo l’importanza di raccontare sempre la legalità. Di predicarla Di praticarla. Di portarla nelle scuole e nelle strade. Di legare la nostra storia a quella del resto di Italia. Affinché Falcone, Borsellino, Giancarlo Siani, Don Peppe Diana, Franco Imposimato non siano solo nomi incisi su qualche lapide e sempre più privi di contenuto e significato.

Come gruppo politico e partitico crediamo fortemente nell’importanza di insegnare la legalità. In ogni sua forma. E di portare ovunque ce ne sia bisogno, la memoria di ciò che siamo. E di ciò che potremo essere. Abbiamo già presentato una proposta che va in tal senso. Auspichiamo, e lo proporremo nelle sedi opportune, la formalizzazione di un premio annuale dedicato a Franco Imposimato, bandito e patrocinato dal Comune di Maddaloni. Aperto alle scuole. Che non limiti ad una questione ideologica una pagina così fondamentale della nostra storia recente. Che responsabilizzi gli adulti. E che possa incuriosire i più giovani. Affinché conoscano quanto successo. Affinché capiscano da che parte stare. Affinché non perdano mai quel legame con le proprie radici. Perché è dalle radici che parte il presente e si costruisce il futuro.

Il Gruppo Consiliare FdI

Gaetana Crisci

Alessandra Vigliotti

Aniello Amoroso

Redazione