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Un Atellana Aversa un po’ sottotono dal punto di vista mentale, ma che ha lasciato intravedere tutte le potenzialità di questa squadra

Una sconfitta che può insegnare: come recita il motto dell’Atellana, “Sometime you win, sometimes you learn“. A volte si vince e a volte s’impara. Oggi alla compagine casertana impegnata nel campionato di Serie A2 di pallamano, è toccato imparare. L’esordio in campionato – girone C – infatti non è felice: nella prima giornata è arrivata una sconfitta nel derby col Benevento, vittorioso per 20-19. “Abbiamo peccato di inesperienza”, esordisce Mister Boglic, amareggiato ma consapevole della forza della sua squadra. “Purtroppo nelle partite giocate punto a punto, vince chi ci mette più testa e loro hanno messo più testa di noi”.

Analisi stringata ma calzante, che descrive bene l’andamento della partita. “Siamo stati bravi a reagire ad una partenza un po’ farraginosa e metterci in corsa quasi subito” continua il Mister croato. “Nonostante alcuni nostri errori in fase di costruzione e di tiro, eravamo pienamente in partita fino alla fine, poi ad un certo punto vengono quei momenti in cui, se fai gol vinci, altrimenti perdi. Il Benevento è stato bravo a fare quel gol che ha fatto la differenza. Perché alla fine ci sono stati ben 8 minuti senza reti da entrambe le parti”.

Una partita che si sapeva essere complicata perché il Benevento ha dei giocatori che, nonostante la giovane età ma con qualche innesto d’esperienza, è squadra esperta di questo Campionato. Non a caso hanno fatto la cosa giusta al momento giusto. Un Atellana Aversa un po’ sottotono dal punto di vista mentale ma che ha lasciato intravedere le potenzialità di questa squadra che sono tante.

Luigi Ottobre