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Avevamo già segnalato gli investimenti che stanno per arrivare dal MiTE per l’efficientamento della gestione dei rifiuti e l’economia circolare: http://www.contrastotv.it/mondragone-ambc-qualche-domanda-sul-90-di-pacifico-e-sul-pnrr-il-rischio-della-solita-abbuffata-dei-soliti/. Segnaliamo all’Assessore all’Ambiente che non c’è (e, quindi, al Sindaco-Assessore al Bilancio-Assessore ai Servizi sociali-Assessore all’Ambiente… insomma al “Sindaco tuttofare”- che poco fa) che ora è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 ottobre scorso anche il cosiddetto “decreto mangiaplastica. 27 milioni in 4 anni per “contenere la produzione di rifiuti in plastica”, “favorirne la raccolta selettiva” e “migliorarnel’intercettazione e il riciclo”attraverso le cosiddette “macchinette mangiaplastica”, gli eco-compattatori per bottiglie in PET. Il decreto prevede 16 milioni di € per il 20215 per il 20224 per il 2023 e 2 per il 2024. I Comuni con popolazione inferiore ai 100mila abitanti possono presentare una sola istanza per l’acquisto di un eco-compattatore e ai Comuni vincitori del bando verranno assegnati fino ad un massimo di 15.000 euro (in due rate: anticipo e saldo) per l’acquisto di un eco-compattatore di capacità media (sotto i 30 kg di capienza o le 1000 bottiglie da 1,5 litri), e fino a 30.000 per uno di alta capacità (sopra quella soglia). I Comuni beneficiari si impegnano a mantenere i macchinari in uso per almeno tre anni e a fornire al Ministero della transizione ecologica, “su base annuale e per almeno tre anni, le informazioni utili a verificare l’efficacia e la sostenibilità del programma sperimentale in oggetto”. Informazioni che serviranno a valutare la sperimentazione.Il bando è rivolto ai Comuni (nel tempo saranno esclusi dall’erogazione quelli che ne avranno beneficiato l’anno precedente) che dovranno presentare – su una piattaforma dedicata – un’istanza con la descrizione del progetto. Siaccede in ordine di presentazione, fino ad esaurimento dei fondi. L’istruttoria ministeriale valuterà l’efficacia dei servizi di ritiro, le misure di sensibilizzazione ambientale, il dimensionamento degli eco-compattatori, la loro localizzazione sul territorio comunale e gli eventuali strumenti d’incentivazione al conferimento. Per valutare i progetti nelle schede da inviare al Mite (il cui formato è indicato negli allegati del decreto) andranno fornite anche informazioni sulle specifiche tecniche dell’eco-compattatore, sulla sua manutenzione e su come le attività di raccolta si integreranno con il servizio di raccolta attualmente vigente nel Comune. Viene –ad esempio– chiesto di indicare se il soggetto incaricato allo svuotamento sarà il gestore della raccolta differenziata o un soggetto diverso; qual è la raccolta stimata ogni mese e il numero di svuotamenti previsti. Il tutto, presumibilmente, per evitare che i materiali raccolti dalle “macchine mangiaplastica” incontrino, una volta raccolti, una strozzatura per arrivare nei flussi del riciclo. I fondi assegnati possono essere revocati nel caso il Comune non acquisti l’eco-compattatore entro 180 giorni dalla prima rata del finanziamento, nel caso il Mite, durante l’attività istruttoria per l’erogazione della seconda rata riscontri che la documentazione non è adeguata e, infine, in caso di mancata realizzazione del progetto.Per l’annualità relativa al 2021 è possibile inoltrare l’istanza entro il 10 novembre prossimo. Per informazioniinfo.mangiaplastica@mite.gov.it. Qualcuno a Mondragone si sta occupando di presentare l’istanza?L’AMBCcondivide le perplessità di quanti hanno criticato tale provvedimento, ritenendo inutile una simile sperimentazione dal momento che il nostro Paese ha già deciso- anche se siamo all’inizio del processo e date per l’avvio ancora non ne circolano – di adottare un sistema di deposito su cauzione, finalizzato al riciclo, di bottiglie in plastica, vetro e lattine. Ma l’AMBC resta maggiormente perplessa del fatto che ad oggi non si sia ancora fatta chiarezza nelle sedi istituzionali (Consiglio comunale) sulledimissioni dell’Assessore all’Ambiente,che ha sbattuto la porta accusando gravi e ripetuti disservizi e, soprattutto, il mancato rispetto del contratto in essere e una diversa valutazione della situazione da parte di Pacifico (che, di fatto, lo ha sconfessato) e che una delega così importante come quella all’ambiente continui ad essere usata come esca per alleanze elettorali (esca alla quale nessuno sembra comunque abboccare),mentre la città persiste nella sporcizia.Concludiamo segnalandoche con l’uscita del numero 1 della rivista in formato e-book, dedicato al tema dell’“Indipendenza”, entra pienamente nella sua fase operativa “Univers@bility”, progetto culturale voluto da Vannini Editoria Scientifica e di cui l’Associazione ANFFAS Nazionale è partner associato, iniziativa nata allo scopo di mettere in relazione le realtà che si occupano di tutte le disabilità, creando una vera e propria “piazza virtuale” che ne favorisca l’incontro, il dialogo, la progettazione, la condivisione e la promozione. Univers@bilityprevede unsito web, articolato a propria volta in tre distinte sezioni, il blog, il forum e lo  shop solidale e, infine, una rivista in formato e-book. Il numero 0 e il numero 1 della rivista di Univers@bility sono liberamente consultabili online a questo e a questo link.

Redazione