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Intervista a cura di Pierluigi Renga

Ci ha accolti nella sua palestra Pasquale D’Angelo, campione di Bodybuilding e reduce da qualche settimana dalla sua prima partecipazione al Mister Olympia, torneo internazionale più importante per i professionisti del culturismo, classificandosi undicesimo su venti atleti qualificati. «È la vittoria di Fabio», esordisce così Pasquale, visibilmente commosso nel ricordare il fratello, venuto a mancare prematuramente, nel 2011.

Complimenti per questo importante traguardo raggiunto. Come è nata questa passione?

Mi sono avvicinato al mondo del bodybuilding, per gioco, spronato da mio fratello Fabio, più piccolo di me di 18 mesi, nel 2009, anche se la mia carriera agonistica è cominciata soltanto più tardi, nel 2012. In effetti il vero amante del body building è sempre stato lui. Ricordo ancora come se fosse ieri: era il 2011 quando Fabio mi comunicò il suo desiderio di partecipare alle competizioni dedicate al body building. Durante il periodo natalizio dello stesso anno, purtroppo, fu trovato morto per arresto cardiaco, nella sua stanza in un hotel tra Caserta e Maddaloni.

Come ha vissuto quel lutto devastante è da dove la forza per tornare in palestra?

Da quel momento comincia per me una strada tutta in salita, disinteressandomi del mondo che mi circondava e trascorrendo così gran parte delle mie giornate al cimitero dove riposa mio fratello. Questo fino al 2012, quando Aldo Foladore, un caro amico, dopo diverse insistenze riesce a convincermi a riprendere gli allenamenti in palestra. Scatta così qualcosa dentro di me. Ritornare in palestra significa riprendere quanto lasciato in sospeso mio fratello. Così, questo pensiero diventa un obiettivo, quasi un’ossessione da raggiungere ad ogni costo. Da allora ogni volta che afferro un bilanciere, o salgo sul palco per una esibizione non sono mai da solo, c’è sempre con me mio fratello…anzi ti dirò di più: io l’ho accompagnato alle gare; è lui ad aver partecipato. Lo spettatore sono stato io.

Così tutto è iniziato nel 2012, appena nove anni fa.

Esatto. Nel 2012 comincio, quasi per gioco la mia carriera agonistica, partecipando nello stesso anno a diverse competizioni regionali promosse da vari Enti Sportivi, con dei buoni risultati. Non mi sentivo, però, ancora a mio agio in costume e ad eseguire pose. Mi sentivo goffo. Continuavo a ripetermi che ero un padre di famiglia e non potevo rendermi goffo davanti ad un pubblico; ma realizzare il sogno di Fabio era troppo importante per me, così ho vinto le mie paure e sono andato avanti.

E così arrivano le prime vittorie a ben altre competizioni?

Questi primi traguardi mi hanno spronano ad allenarmi con maggiori intensità fino ad arrivare a partecipare nel 2015 per la prima volta ai campionati italiani promossi dalla IFBB (la più importante federazione italiana di body building) classificandomi al sesto posto. Ma è nel 2016 che arrivano i primi successi. Vinco tutte le principali competizioni italiane come “La Notte dei Campioni”, “ Il torneo Seccarecci” e il torneo “Ludus”, nella categoria fino a 90 kg.

Quando è arrivato al professionismo?

Dopo tanto lavoro nel biennio 2017-2018 vinco il torneo “San Marino Pro” e conquisto la Card da professionista. È stato il primo vero passo verso l’Olympia. A tengo Mr. Olympia, infatti, possono partecipare, dopo essersi ovviamente qualificati, soltanto i professionisti, vincitori di almeno un torneo internazionale riservato ai “pro”. 
Sentivo per la prima volta, che potevo realizzare il sogno di mio fratello.

Cosa si prova a passare da amatoriale ad atleta professionista?

Un’enorme emozione. In pochi anni sono riuscito a raggiungere risultati che altri impiegano decenni, ma non mi sono mai sentito un privilegiato. Ho sempre saputo di avere talento e questo mi ha spronato ad impegnarmi sempre di più. Così 2019 partecipo a diversi tornei internazionali con lo scopo di qualificarmi all’edizione del Mr. Olympia 2020, ma non ci sono riuscito.

Quest’anno invece è andata in maniera completamente diversa…

Eh si! (sorride, ndr). Ho deciso alla fine del 2019 di affidarmi ad un nuovo preparatore atletico, Giuseppe Romano. Lo scorso 15 agosto, finalmente, anche grazie ai suoi suggerimenti, ottengo la qualificazione all’edizione del Mr. Olympia 2021 vincendo la categoria in Spagna, durante la European Championship. Ho partecipato finalmente alla competizione che tutti sognano classificandomi all’undicesimo posto.

Primo italiano in assoluto a qualificarsial Mr. Olympia nella categoria 212 libbre, ma quali saranno i prossimi obiettivi?

Non ho intenzione di fermarmi proprio adesso. Spero di qualificarmi anche alla prossima edizione dell’Olympia per cercare di migliorare l’ultimo piazzamento. Mi sono dato però un termine: chiuderò la mia carriera agonistica tra massimo cinque anni, comunque le vadano i futuri risultati sportivi. Adesso ho aperto una palestra nella mia città e devo dedicare tempo e competenze ai miei clienti. Desidero, infine, ringraziare la mia famiglia, soprattutto mia moglie Stefania. Mi ha sempre appoggiato: è la vittoria dell’intera famiglia, è la vittoria di Fabio. 

Redazione On Line