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MADDALONI- Arriva in consiglio comunale l’alleggerimento delle tasse e imposte comunale. E’ il primo tentativo dal 2012 cioè dal dopo dissesto finanziario. L’amministrazione comunale ha deciso di rimodulare al ribasso le aliquote dell’addizionale Irpef (imposte sul reddito delle persone fisiche). In concreto, il Comune rinuncia, da subito, «ad incassare 150mila euro».

Parliamo in numeri. Vicesindaco Bove di quando scende l’aliquota Irpef?

Il taglio è dello 0.10 per cento e si passa dallo 0.80 attuale allo 0.70. E’ chiaro che è un percorso progressivo. Puntiamo a portare l’aliquota ai livelli predissesto finanziario cioè allo 0.50.

Restiamo con i numeri. Quanto costa questa manovra?

La rinuncia dell’ente locale salirà fino 600 mila euro di mancato gettito. Ma non sarà un regalo.  E’ l’effetto contabile del miglioramento del gettito preventivato. Le cifre parlano chiaro: si può alleggerire l’Irpef perché il gettito per il 2021 (contabilizzato al 31 luglio) è aumentato di oltre 300 mila euro rispetto a quello del 2019. E pure i versamenti dell’Imu sono incoraggianti: incremento di 400 mila euro (al 31 luglio 2021) rispetto allo stesso periodo del 2020. Resteranno inalterate le fasce di esenzione per le persone incapienti e chi ha redditi inferiori ai 10mila euro.

Ma questo alleggerimento vale solo per questo anno?

L’aliquota di competenza comunale dell’Irpef sarà migliorativa per tutti per i prossimi tre anni.

Mentre per l’Imu?

L’Imu è scesa dal 10.66 per mille al 10 per mille con uno sconto di 300 mila euro. Di più, per il momento, non si può fare. Una ulteriore sforbiciata Imu e Irpef è programmabile solo per l’anno prossimo. Ma c’è una differenza.

Quale?

Mentre l’alleggerimento dell’Imu avvantaggia solo una fascia della popolazione, quella dell’Irpef avrà ricadute positive per tutti.

Redazione