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Il tutto prosegue sotto il controllo della Procura della Repubblica. Sempre assenti e in silenzio sui problemi scottanti attenzionati dalla magistratura, cominciano fare capolino pure i consiglieri comunali…

MADDALONI- Summit finale per la chiusura dei lavori, completamento, collaudo e apertura del nuovo Ponte Vapore. Incontro-confronto tra il sindaco Andrea De Filippo con i tecnici responsabili di Rfi. Le opere di carpenteria pesante e ricollocazione dei sottoservizi sono terminate.

Sindaco cosa manca e quanto manca per la consegna delle opere?

Manca, dopo il completamento dei marciapiedi e del sottofondo stradale, la posa del tappetino di asfalto. Completati tutti gli interventi invasivi, come promesso, entro ottobre.

Manca il collaudo necessario e indispensabile per l’apertura al traffico?

E su questo, che ha generato qualche apprensione, è stata trovata una soluzione rapida. Sarà Rfi e quindi le ditte coinvolte a procedere alle prove di carico statiche. E’ l’atto finale ma anche il più importante che lo lo scopo di verificare il comportamento sperimentale per confrontarlo con quello teorico oppure per appurare l’elasticità per carichi prefissati o crescenti. Quindi sarà una fase molto importante e risolutiva. Saranno applicati carichi che rileveranno, in tempo reale su computer, le capacità portante della struttura.

Che tempi sono previsti?

Entro e non oltre il 15 novembre.

Poi bisogna chiedere il dissequestro in Procura?

A prove fatte e cantiere chiuso, sarà immediatamente inoltrata la richiesta. Siamo davvero alla battute finali.

Ma i dossier aperti dalla procura su via Cancello (grazia alla Ctu fatta fare dal comune nel 2012) sono tanti e molte sono le irregolarità denunciate dai periti…

Si è vero la Ctu del comune che ha sempre contestato la gestione provinciale sono tanti. Intanto, l’obiettivo è aprire il ponte poi affronteremo anche gli altri nodi irrisolti.

Quali?

Siamo già oltre il ponte Vapore: sono stati appaltati i lavori per la fogna e la riqualificazione di via Baldina per 8,2 milioni di euro. Al momento, posso solo dire (senza timore di essere smentito) che spenderemo in via Cancello quello che il comune ma soprattutto la provincia (gestore dell’arteria) non ha mai investito.

Chiuso un cantiere se ne apre un altro?

In pratica si. Ma si sta pianificando un intervento per step o fasi nel senso che gli interventi saranno programmati per ridurre l’impatto.

Per esempio?

Crediamo che sia necessario prima procedere all’adeguamento, allargamento e apertura al transito di via Baldina. Creata una alternativa, si potrà procedere poi ai singoli scavi per zone. Ma questo, nel dettaglio, lo programmeremo con l’impresa.

Dopo il silenzio, nella solitudine e nelle polemiche, molto feroci verso l’amministrazione, adesso fanno capolino i consiglieri comunali e le mitiche commissioni, assenti nei problemi e duranti le esondazioni…

Chi conosce la storia, i fatti e i documenti sa bene come stanno le cose e come sono andate. Ora, che il nuovo ponte Vapore è stato costruito i meriti sono dei molti, di tantissimi, di tutti. Quando è stato necessario affrontare il gorgo inestricabile della burocrazia, le obiezione dettagliatissime dei Ctu della Procura, le prescrizioni divulgate dalla giudice Cozzolino, il sequestro della struttura vandalizzata dai Tir pirata, le resistenze e le perplessità della Soprintendenza, più la paralisi di otto mesi imposta dal marzo all’ottobre del 2020 dal lockdown, non c’era nessuno. Facciamola breve usciamo dalle chiacchiere di paese: è un’opera realizzata, progettata e portata a termine da Rfi, voluta dall’amministrazione dall’Ufficio tecnico che hanno affiancato le imprese. Tutto il resto sono chiacchiere. Quello che conta…

Cosa conta?

Che sia rispettato fino in fondo il cronoprogramma e si arrivi in tempi celeri all’apertura. Il resto non conta.

Redazione