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SAN FELICE A CANCELLO – L’annuncio è di quelli forti. Giovanni Ferrara entra a piedi pari su una tematica particolarmente sentita dalla città: il traffico dei mezzi pesanti, che condiziona non solo la viabilità locale e sovraccomunale, ma anche la stessa vivibilità di intere frazioni, con i cittadini ormai esasperati dal continuo tremare delle proprie abitazioni ad ogni passaggio in qualunque ora del giorno e della notte. Ormai è oltre un decennio che alcune delle arterie di ingresso alla città espongono il divieto di accesso per tir e camion; le principali strade del paese sono già a tutti gli effetti interdette al traffico pesante. Ad oggi, però, i divieti restano principi e i cartelli stradali, mai rispettati dagli autotrasportatori, che pur di non allungare di qualche chilometro ed evitare il centro città, in barba a tutte le regole e i divieti, tagliano San Felice a Cancello, in maniera completamente indisturbata.

Sindaco Ferrara, finalmente possiamo dire che verrà messa una pietra miliare sul tema traffico pesante?

Assolutamente sì. I cittadini sono esasperati e sono proprio loro a chiedercelo continuamente e con forza. Stiamo lavorando a tutta una serie di progetti a stretto contatto con la Polizia Municipale, proprio per migliorare traffico e viabilità, ma anche vivibilità. Grazie ad una società che si occupa proprio di questo tipo di progettazioni, per diversi Comuni d’Italia, abbiamo messo nero sul bianco e approntato un vero e proprio programma con il supporto della tecnologia.

Sarà quindi la tecnologia l’unico deterrente per impedire il traffico dei mezzi pesanti sulle aree già a loro vietate? A nulla servono segnali e il Regolamento Comunale sul contenimento delle polveri sottili, che proprio contiene tutta una serie di iniziative sul tema?

E’ sicuramente lo strumento più immediato. Verranno create dei varchi, proprio come nelle ZTL delle grandi città, con strumentazione tecnologica che sarà in grado di rilevare il numero di targa dei mezzi, verificare se siano o meno autorizzati, rilevare quindi le infrazioni, pronte per essere successivamente verbalizzate.

La tecnologia, però, necessita di fondi per l’acquisto di tutte le attrezzature e la realizzazione del progetto. Avete già idea di come recuperarli, visto che dalla casse comunali può ricaversene pochi?

Certo, dobbiamo stringere ancora un po’ la cintura. Tra un anno usciremo dal dissesto e potremo finalmente tornare a programmare e progettare più serenamente. Nel frattempo, però, abbiamo fatto un elenco di tutti i bandi riservati ai Comuni; bandi che per fortuna ci sono e sono aumentati. Intendiamo proporre tantissima progettazione anche con programmazione futura. Non farà nulla se non ci troveremo noi ad amministrare la Città. Sarà un lavoro che lasceremo a chi verrà dopo; e in questo non intendo all’eventuale prossima amministrazione comunale, ma per le generazioni future, per i cittadini del domani, per i nostri figli.

Ai bandi si può partecipare, ma gli esiti potrebbero arrivare molto in là; esiste già un piano B di più immediata esecuzione?

Nulla vieta che tali apparecchiature, così come oggi avviene per l’autovelox o il photored, possano essere tenute a noleggio. Ormai la strada è intrapresa e cercheremo di portarla a termine nel migliore dei modi possibile.

La sua giunta ha appena deliberato di partecipare ad un bando riservato alla polizia municipale per l’acquisto di un automezzo da dare ai vigili urbani. Il bando prevede un cofinanziamento, come sarà possibile?

E’ oggi necessario dotare la Polizia Municipale di tutti i mezzi utili al presidio del territorio. Siamo riusciti, tramite il funzionario finanziario del Comune, ad accantonare la somma di cofinanziamento (circa 9.600 euro) da destinare alla partecipazione al Bando Regionale per poter acquistare un Fiat Doblò allestito. Ripeto tra un anno finirà la procedura di dissesto e sarà più facile programmare il futuro.

Redazione On Line