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Vedrai, vedrai…Vedrai che cambierà, nonostante l’Amministrazione Pacifico. Quante volte sei stato in coda perun certificato anagrafico: http://www.contrastotv.it/mondragone-ambc-siamo-ormai-allinterruzione-di-pubblico-servizio/. Quante volte hai trovato lo sportello chiuso e hai dovuto penare per entrare in possesso di atti che altrove e da molto tempo i cittadini riescono ad ottenere con estrema facilità e senza neppure uscire di casa. L’AMBC per aiutarti ti aveva segnalato la possibilità di rivolgerti telematicamente al comune di Milano per avere tempestivamente il tuo certificato (anche se non eri residente nel capoluogo lombardo): https://giornalenews.it/archives/87326. Ma ora –per fortuna– tutto cambia, nonostante l’Amministrazione Pacifico, un’amministrazione che in quattro anni e 5 mesi è riuscita a sfasciare anche i servizi anagrafici. Dal 15 novembre per la prima volta i cittadini italiani potranno infatti scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita.Il nuovo servizio dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) delMinistero dell’Internohttps://www.anpr.interno.it/permetterà di scaricare i seguenti 14 certificati per proprioconto o per un componente della propria famiglia, dal proprio computer senzabisogno di recarsi allo sportello:Anagrafico di nascita; Anagrafico di matrimonio; di Cittadinanza; di Esistenza in vita; di Residenza; di Residenza AIRE; di Stato civile; di Stato di famiglia; di Stato di famiglia e di stato civile; di Residenza in convivenza; di Stato di famiglia AIRE; di Stato di famiglia con rapporti di parentela; di Stato Libero;  Anagrafico di Unione Civile; di Contratto di Convivenza. Per i certificati digitali non si dovrà pagare il bollo e saranno quindi gratuiti (e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo). Potranno essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza invita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato). Al portale si accede con la propria identità digitale (SPID, Carta d’Identità Elettronica, CNS) e se la richiesta è per un familiare verrà mostrato l’elenco de icomponenti della famiglia per cui è possibile richiedere un certificato. Il servizio, inoltre, consente la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e di poterlo scaricare in formato .pdf o riceverlo via mail.Grazie all’Anagrafe nazionale della popolazione residente le amministrazioni italiane –e quindi anche il comune di Mondragone che ha aderito all’Anagrafe Nazionale dal 29 ottobre scorso e solo dopo numerosi solleciti da parte dell’AMBC:https://www.pupia.tv/2019/12/canali/politica/mondragone-accoglienza-minori-stranieri-e-anpr-le-proposte-di-ambc/461216avranno a disposizione un punto di riferimento unico di dati e informazioni anagrafiche, dal quale poter reperire informazioni certe e sicure per poter erogare servizi integrati e più efficienti peri cittadini. Con un’anagrafe nazionale unica, ogni aggiornamento su ANPR sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’Inps, alla Motorizzazione civile. Resta ovviamente il problema del divario digitale: sono ancora tanti i cittadini (e non solo anziani) che hanno difficoltà con il digitale e, in assenza di supporti da parte dell’Amministrazione Pacifico (assente come sempre…anche questa informazione avrebbe dovuto darla l’amministrazione e non l’AMBC), potrebbero non cogliere queste straordinarie novità offerte dalla transizione digitale in atto. Per questo, l’AMBC spera che le Edicole e le Tabaccherie della città, ma anche tutti gli altri esercizi commerciali che fanno service, oltre ai Patronati, possano (volendolo) attrezzarsi quanto prima per essere di supporto ed aiuto per quei cittadini che da soli non riescono ancora ad essere digitalmente autonomi. Vi anticipiamo che ritorneremo a breve ad occuparci dell’incessante privatizzazione del Comune poiché –come facilmente previsto– mentre nelle case dei Mondragonesi sta arrivando la TARI 2021, molto più salata di quella annunciata ed approvata, anche il Servizio di gestione e riscossione dei tributi è stato nei giorni scorsi privatizzato per decisione di Bonuglia (su mandato di chi?) per quasi 130mila € all’anno. Una spesa che servirà a pagare il part time di 6 dipendenti, che in tal modo vengono surrettiziamente assunti aggirando le norme in materia di vincoli assunzionali. Concludiamo comunicando l’adesione dell’Associazione Mondragone Bene Comune alla petizione promossa da Sinistra Italianahttps://www.sinistraitaliana.si/ a sostegno della proposta di legge per l’introduzione di una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezzehttps://ngtax.it/. Il documento contempla un prelievo dello 0,2% su patrimoni tra i 500mila e il milione di euro. Si sale poi gradualmente fino al 2% per le ricchezze superiori ai 50 milioni. Quello delle enormi ricchezze nelle mani di pochi (in Italia e nel Mondo) non è un tema che incrocia soltanto la giustizia sociale, ma anche l’ambiente. Ha scritto di recente Marco Bersani dihttps://www.attac-italia.org/  e animatore di https://societadellacura.blogspot.com/ , che l’AMBC ha contribuito a fondare,   che “a livello globale, il 10% più ricco della popolazione mondiale (771 milioni di individui) emette in media 31 tonnellate di CO2 per persona all’anno ed è responsabile di circa il 48% delle emissioni globali. Dentro questa fascia, l’1% dei ricchissimi emette in media 110 tonnellate ed è responsabile del 17% delle emissioni. Per contro, il 50% più povero (3,8 miliardi di individui) emette 1,6 tonnellate per persona all’anno, raggiungendo solo il 12% delle emissioni globali.(…) <La transizione ecologica sarà un bagno di sangue> ha detto tempo fa il ministro Cingolani. Potremmo semplicemente rispondergli-ha concluso Marco Bersani– che è l’attuale realtà ad essere un bagno di sangue quotidiano, e che la trasformazione ecologica della società può attuarsi solo attraverso una radicale inversione di rotta: socializzare la ricchezza, riappropriarsi dei beni comuni, produrre per la cura e non per i profitti”. Per firmare la petizione di Sinistra Italiana basta lo Spid.

Redazione