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Cento anni sono trascorsi dal giorno in cui il “milite ignoto”, simbolo di tutti i soldati italiani caduti durante la 1^ Guerra Mondiale e rimasti purtroppo ignoti, divenuto poi simbolo di tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la Patria, ha percorso il suo viaggio dal Friuli Venezia Giulia fino a Roma.
Da Aquileia fino all’Altare della Patria.
28 ottobre del 1921, uno dei tanti Venerdì nel calendario rosso sangue della Prima Guerra Mondiale appena terminata.
Una scia di lutti, di corpi senza nome ma con storie impresse nella memoria.
E proprio per onorare tutte queste storie che quel Venerdì furono scelte salme anonime, per ognuno dei fronti in cui avevano combattuto gli italiani.
11 quelle selezionate, una sola quella scelta da una madre che aveva perso il figlio ed il cui corpo non fu mai recuperato, che fu tumulata a Roma nella mole del Vittoriano, l’Altare della Patria.
Oggi, a distanza di poco più di un secolo, l’Arma dei Carabinieri commemorerà quella vita, quelle salme e quei nomi-senza-nome con un concerto.
Le note musicali della fanfara del 10° Reggimento “Campania” risuoneranno nella galleria Umberto I di Napoli, in ricordo di quelle vite spezzate dall’assurdità della Grande Guerra.
Appuntamento domani 5 Novembre alle 18.00 nella galleria monumentale più nota della città.

Redazione