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MADDALONI- La sensazione è che il comune e la Buttol vivano da separati in casa. Dopo l’arrivo dei Carabinieri, ma anche o soprattutto il serrato chiarimento tra le parti, l’isola ecologica di via Viviani, ha riaperto i battenti. Ma nulla è più come prima. Ci voleva una svolta e svolta è stata. Ma il clima di collaborazione sembra che sia svanito. Questa mattina, il comune non ha voluto che l’azienda utilizzasse lo spazio di conferimento per un parcheggio temporaneo del bobcat. Un fatto secondario. Certamente minore e poco significativo anzi irrilevante. Ma anche questi gesti, pur nella loro banale casualità, danno il senso di un rapporto che si è irrigidito e logorato dopo mesi di braccio di ferro. Intanto, l’isola ecologica è tornata a regime. Chiuso un capitolo si apre un libro. Sembra partito con il piede sbagliato il bando di gara del nuovo servizio di nettezza urbana. C’è già una sospensiva del Tar. Il tribunale amministrativo ha bloccato l’iter di selezione delle aziende che concorreranno all’assegnazione dell’innovativo appalto dei servizi di igiene urbana. Circa 23 milioni di euro per cinque anni fanno gola a molti. Cinque le imprese ammesse alla gara e subita scatta la contestazione. Impugnata la severità di ammissione delle aziende. Secondo il ricorso i «criteri scelti dal comune sarebbero troppo rigidi». Nella fattispecie sarebbero penalizzanti per le aziende di piccole e medie dimensioni e tagliato su misura per grandi gestori. Così, l’ente locale avrà trenta giorni per fornire chiarimenti e smontare tutte le accuse  di esclusione preventiva e penalizzante verso le imprese di medie dimensioni.

Redazione