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MADDALONI- Mancano meno di 15 giorni. Completate le opere di carpenteria, pesante e leggera, fatti i livelli stradali, posato in opera il primo strato di bitume, fatta l’illuminazione e completate le passerelle o marciapiedi pedonali; manca poco alla chiusura del cantiere del nuovo Ponte Vapore. Facciamo di nuovo il punto con l’on. Antonio Del Monaco (M5S).

Calendario alla mano cosa manca?

La prossima settimana saranno fatte le prove di collaudo e quindi la struttura sarà sottoposta a verifiche di carico. I risultati, certificati da una ditta specializzata, saranno presentati al committente al comune alla Procura della Repubblica. In contemporanea sarà installata la segnaletica verticale.

Poi cosa manca?

A seguire, dopo il collaudo, sarà fatto il secondo strado di asfalto che rappresenta la pavimentazione finale. Alla fine sarà fatta la segnaletica orizzontale. Poi il cantiere chiude e sarà consegnato al comune. L’opera di abbattimento e ricostruzione del ponte vapore si conclude intorno al 15 novembre, giorno più o giorno meno.

Due anni e mezzo, compresi otto mesi di fermo per pandemia, per smaltire la fase di autorizzazione e cinque mesi pieni (da maggio a ottobre) per fare il ponte. E’ più difficile fare le carte bollate e che le colate di calcestruzzo?

Purtroppo si. Ed è una patologia nazionale che non risparmia nessuna regione del nostro Paese. Proprio per questo, ora, è necessario che si arrivi al dissequestro subito dopo o quasi in contemporanea con la prossima chiusura dei cantieri o con la consegna delle opere.

Redazione