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“Iniziative come quella che ha portato alla luce questa importante opera editoriale sono a mio avviso quanto mai vitali e preziose per fornire a tutti noi un ulteriore spunto di riflessione su una delle pagine più importanti della nostra storia; … per ricordarci, attraverso le conoscenza e l’approfondimento delle vicende che la caratterizzano, quali sono le nostre solide radici valoriali e per trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni – che oggi vedo con piacere rappresentate dai nostri giovani studenti tra il pubblico –, la memoria di ciò che il Milite Ignoto ha rappresentato e continuerà a rappresentare, in una visione prospettica, per gli italiani di ieri, dell’oggi e del domani.” – ha detto il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, nel corso dell’intervento con cui ha presenziato, nella straordinaria cornice del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa Portici (NA) – tra i cui cimeli della storia ferroviaria italiana è custodito anche il convoglio che nel 1921 trasferì il Milite Ignoto da Aquileia a Roma – all’evento di presentazione del libro ‘L’eroe senza Nome. Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio’, edito dallo Stato Maggiore della Difesa e frutto di una edificante sinergia tra gli Uffici Storici delle Forze Armate.

“Ho avuto l’onore di partecipare a molte delle iniziative attraverso cui, dal 1° giugno scorso, si è sviluppato il programma celebrativo nazionale del Centenario del Milite Ignoto, culminato giovedì scorso nella naturale concomitanza con quelle annuali del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, e ho sempre trovato virtuose analogie, a prescindere dai molteplici contesti tematici in cui erano inserite.

A quelle straordinarie e numerose iniziative, con cui si è voluto lasciare imperitura traccia del significato storico e valoriale sottesi alle celebrazioni del Centenario del Milite Ignoto, si aggiunge oggi un’opera editoriale di altissimo livello, un volume preziosamente iconografico, ricchissimo nei riferimenti a documenti d’epoca, che narra in maniera accattivante vicende che un secolo orsono videro l’Italia di allora, giovane nella propria esistenza e nel proprio spirito identitario, mobilitarsi all’unisono per onorare sacrifici, sofferenze ed eroismi non solo dei nostri militari del tempo ma dell’intera collettività nazionale.Ed è proprio a chi decise di sacrificare la propria vita per consegnarci un Paese libero e democratico tutti noi rinnoviamo con sentita commozione il nostro imperituro debito di riconoscenza, facendo di ogni giorno un nuovo 4 novembre, un nuovo 17 marzo, un nuovo 25 aprile e un nuovo 2 giugno!” – ha concluso il Sottosegretario Pucciarelli.

Redazione