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Partita la ristrutturazione del vecchio impianto e il potenziamento di tutto il sistema di videosorveglianza

MADDALONI- Cominciato il potenziamento tanto atteso e a lungo invocato del sistema videosorveglianza in remoto su tutto il territorio. Il maggiore Domenico Renga, comandante della Polizia Municipale, accompagnato dal vicesindaco Gigi Bove (in qualità di responsabile della protezione civile), hanno avviato la prima fase di installazione di «34 occhi elettronici di ultima generazione» seguendo le direttive dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza che nel tempo hanno sollecitato il controllo sistematico delle «strade (principali e secondarie), dei punti di accesso e uscita dall’area urbana, degli ingressi della città, le principali direttrici dello scorrimento veicolare, i punti nevralgici della viabilità, le piazze e tutto quello che accade nei luoghi di principale ritrovo». Investimento, spalmato in più settimane, di oltre 50 mila euro. Fin qui il progetto. Si riparte dagli impianti vecchi, installati e mai utilizzati. Il primo è in via Caudina (foto) dove oltre alla telecamera a 360 gradi c’erano due telecamere fisse puntate sulle strade. Questa ultime, più di due anni fa, sono scomparse. Secondo le prime ricostruzioni si è ripetuta la storia dei “carrarmati di Mussolini”: spostamento perpetuo per colmare i vuoti e le carenze. Sempre in via Caudina, in occasione di un sinistro stradale, si è dovuti fare ricorso alle videocamere della filiale del Banco BpM per acquisire notizie sul sinistro. La storia, se tutto andrà a buon fine, sta per finire. Ormai il servizio è indispensabile poiché Carabinieri e Guardia di Finanza, da anni, continuano a sequestrare discariche e siti di sversamento clandestini dei rifiuti. Infatti, nelle settimane scorse, è stato avviato il riposizionamento di fototrappole ad alta risoluzione (capaci di leggere targhe e riconoscere volti). Speriamo che sia la volta buona.

Redazione