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ROMA- Tra assurdo e ridicolo, il passo è veramente breve. Pensate: per evitare quanto più possibile che nelle scuole (a causa del Covid) scatti la didattica a distanza, il commissario all’emergenza Figliuolo, ha pensato bene di coinvolgere gli undici laboratori di biologia molecolare dell’Esercito, presenti in otto regioni, e due unità mobili capaci di processare i tamponi effettuati a domicilio, e non la rete degli oltre 5mila laboratori di analisi accreditati, presenti, in maniera capillare, su tutto il territorio nazionale. Come se i nostri centri e le nostre strutture non fossero parte attiva ed integrante del Sistema Sanitario Nazionale”. A dirlo, in una nota, è Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, associazione di categoria tra le più rappresentative dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN (con oltre 2mila strutture associate in tutta Italia). “Ricordiamo al generale Figliuolo – prosegue Lamberti – che nei nostri laboratori si lavora 7 giorni su 7 a braccio con le Asl, per il tracciamento ed anche per il piano di sequenziamento del virus di cui tanto si parla a livello internazionale dove il nostro Paese passa per essere uno di quelli che sequenzia meno di tutti”. Per il presidente di Federlab: “è giunta l’ora di rimarcare il ruolo centralissimo svolto dalla rete dei laboratori nell’ambito della lotta al Covid. Un ruolo decisamente più specifico rispetto a quello, pur lodevole, svolto dalle farmacie le quali, va rimarcato, in questa fase pandemica, stanno fornendo prestazioni tipicamente laboratoristiche”. 

Redazione