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di Antonio Del Monaco* Questi giorni di festa che ci avvicinano al Santo giorno della nascita di nostro Signore sono giorni particolari…anche quest’anno.

L’ emergenza sanitaria non è superata, ma la voglia di stare insieme, di tornare ad abbracciarci, seppure con tiepida speranza, comincia poco a poco a riemergere. Dobbiamo aver fede.

Natale significa buone azioni, purezza di cuori, semplicità dei gesti…significa nascita, nuova vita. Tutti siamo in attesa della venuta del Signore, intesa come luce e amore che germoglia nell’animo di ognuno: dobbiamo essere persone migliori.

Dobbiamo attuare la rivoluzione dell’umiltà e della generosità. Come la Chiesa di Papa Francesco: questo sant’uomo da subito ha affrontato i “problemi” del Vaticano, alcuni davvero bui, ripristinando una Chiesa delle origini, lontana da sfarzi, interessi e falsità.

Lui prega per noi ogni giorno e chiede a noi di fare lo stesso per Lui, che negli ultimi anni è visibilmente affaticato e affranto per il dolore che violenza, avidità e cattiveria causano nel mondo.
Papa Francesco ha parlato di una Chiesa di comunione, fratellanza, cooperazione…una Chiesa più giusta, in grado di accogliere tutti.

Il sacerdozio, infatti, non è solo quello del clero: c’è un sacerdozio laico, che quotidianamente pratica i valori della carità cristiana, a sostegno e conforto degli umili, degli esclusi…dei figli di Dio.

Questo Natale, ricordiamo il Papa nelle vostre preghiere, ricordiamo le Sue parole: praticate il bene, aiutate il prossimo, andate in Chiesa…ritrovate Dio.

*Deputato del Movimento Cinque Stelle

Redazione