00 3 min 2 anni

Se in questi oltre ventiquattro anni di attività politica, il Movimento Speranza per Caserta ha sempre evitato e rifiutato qualsiasi ipotesi di alleanza o coalizione con gli esponenti della classe politica di centro-sinistra-destra che, ormai da più di un ventennio, male amministra la nostra città, un motivo ci sarà. Non sappiamo se l’attuale sindaco, altri esponenti della giunta o dell’amministrazione, saranno arrestati o meno, e sinceramente a questo punto ci interessa anche poco. Il problema è morale, è etico, ed il quadro emerso finora nell’indagine riguardante il “mega appalto” per la gestione del servizio di raccolta rifiuti, ci racconta di un tale degrado e di una tale perversa commistione tra parte politica, dirigenziale ed imprenditoriale, che non ci occorre aspettare il lungo e tortuoso percorso della Giustizia, per esprimere la nostra più ferma condanna politica. Ribadiamo un concetto ovvio ma necessario: in una città, in una società appena “normale”, un sindaco in queste condizioni dovrebbe dimettersi all’istante, anzi avrebbe dovuto dimettersi il giorno stesso in cui si venne a sapere che esponenti di una ditta partecipante alla gara d’appalto di cui sopra, si recavano nottetempo furtivamente presso la sua abitazione privata con “misteriosi documenti”. Ora si viene a sapere ufficialmente quello che tutti già potevano facilmente immaginare, ossia che il bando di gara veniva prodotto in stretta collaborazione tra amministrazione comunale ed impresa. Suona davvero patetica la difesa del sindaco Marino il quale dichiara di aver revocato prontamente il bando, dando indicazioni diverse (società in house): troppo facile, quasi grottesco, pensare di occultare tutto dopo essere stati, sostanzialmente, colti con la mano nella marmellata. Il problema c’è, ed è enorme: è venuto alla luce un sistema, sicuramente non nuovo, sicuramente non limitato a Caserta, ma che proprio perché così ormai consolidato e ramificato, tiene ostaggio la nostra comunità impedendo uno sviluppo finalmente libero, sostenibile, moderno, felice. Vale per i rifiuti, dove grazie a tutto questo schifo non riusciamo ad avere ancora una raccolta differenziata degna ed un sistema di premialità, vale per l’urbanistica dove invece di approvare il nuovo Piano Urbanistico (quello vigente è del 1987!) abbiamo rimpinzato la città di centri commerciali e fast food, vale per la mobilità dove ancora si è lontani anni luce dal garantire il diritto ai cittadini di spostarsi in maniera sicura ed efficiente a piedi, in bici e con i mezzi pubblici. Ci rivolgiamo quindi ai casertani, li invitiamo, per l’ennesima volta, a riflettere attentamente se è questo il tipo di persone che vogliamo a governare la nostra città. 

Redazione