10 2 min 2 anni

MADDALONI- Tre settimane di tregua. La delocalizzazione, delle attività di imballaggio e spedizione dei prodotti del tabacco della sede maddalonese di Logista Italia, si fa ma per far fronte ai picchi di produzione e mettere un freno agli stop procurati dalle sospensioni parziali delle lavorazioni dopo lo stato di agitazione. Carte in tavola: per il momento, i 70 addetti ai magazzini non rischiano nulla. La Flai-Cgil e la Filt-Cgil, insieme alla Fit-Cisl, hanno ottenuto un tavolo di confronto con l’azienda, che si terrà il 21 gennaio. In cambio, l’azienda con una nota garantisce che non è in atto nessun trasferimento. «Con stupore apprendiamo -scrive Logista Italia- dell’ attivazione di uno stato di agitazione a fronte di voci circolanti, più volte smentite formalmente dalla nostra azienda. Ribadiamo ancora una volta che, nonostante l’azienda sia impegnata in un continuo processo di miglioramento della propria rete, non vi sono al momento decisioni di riorganizzazioni e tantomeno di chiusure di nostri siti da comunicare». Il sito di Maddaloni, per la commercializzazione dei tabacco,  di Maddaloni, che è stato uno dei primi ad essere operativi nell’area intermodale, non chiude. «Qualora dovessero intervenire variazioni dell’assetto organizzativo dell’azienda -.aggiunge la nota- sarà nostra cura, come di consueto, prendere tempestivamente contatto con tutte le organizzazioni sindacali interessate al fine di illustrare le decisioni prese e di valutare congiuntamente gli eventuali impatti sul personale operativo».

Redazione