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MADDALONI- Tutti i nodi vengono al pettine. I vecchi problemi irrisolti creano sempre nuovi problemi. Così, per assoluta mancanza dell’illuminazione di parte della rotonda, tra via Cancello e via Forche Caudine, anche il nuovo Ponte Vapore rimane al buio. Il nuovo impianto e la nuova illuminazione non è energizzata. Tutta responsabilità della Provincia che ancora non completa, e tantomeno consegna al comune, la manutenzione della rotonda e del sottopasso. Così, una parte dell’illuminazione è off limits. Pertanto, nemmeno l’impianto del Ponte Vapore, che ad essa si collega, può funzionare. E’ una storia di disagi senza fine: l’Ufficio tecnico del comune di Maddaloni ha sollecitato l’ufficio provinciale e rimuovere il guasto. La risposta è sempre la stessa: non ci sono aziende per la manutenzione degli impianti provinciali, personal e fondi dedicati. Ancora una volta, come è accaduto per la pulizia del sottopasso e la manutenzione ordinaria, tocca la Comune di Maddaloni farsi carico del problema. Se il guasto si rileverà poca cosa o poco oneroso, sarà Maddaloni a risolvere l’ennesimo inghippo. Guasto a parte, compete alla Provincia, gestore e finanziatore dei lavori completarli: manca ancora la manutenzione delle aree verdi, della sistemazione dei pannelli cadenti nel sottopasso e della risistemazione dell’illuminazione presso la rotonda tra l’ex provinciale Nola-Caserta (via Cancello) e l’attuale via Forche Caudine. Va meglio alla rotonda di via Ficucella dove invece sono stati ripristinati: la segnaletica, la segnalazione delle corsie di ingresso, i pali dell’illuminazione abbattuti e i cordoli. Il comune di Maddaloni aspetta che finalmente siano ultimati i lavori e finalmente consegnate le opere. Solo, allora, toccherà all’ente locale la gestione integrale. Si rinnova, ancora una volta, la vecchia storia di rifilare ai comuni opere incomplete. Una storia che riguarda la gestione delle rotonde, della pavimentazione delle strade e, ancora prima, la manutenzione dell’ ex-provinciale Nola-Caserta che è senza fogna, senza marciapiedi e con un ponte che il comune ha dovuto, in collaborazione con Rfi, abbattere e ricostruire.

Redazione