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A poche ore dalla fine del 2021, il cinema italiano perde un grande attore caratterista che, attraverso le sue passionali e profonde interpretazioni, si è conquistato un posto importante ed indelebile nel cuore del pubblico. E’ morto ad 82 anni, nella sua abitazione romana, Renato Scarpa, attore di lungo corso, il milanese di Napoli, che aveva legato i momenti più belli della carriera ai film che avevano la Campania e il capoluogo partenopeo sullo sfondo. Gli esordi a teatro alla fine degli anni Sessanta quando era ancora studente di architettura a Milano, poi tanto teatro negli anni Settanta fino al decennio che lo porterà a conquistare le simpatie e soprattutto gli apprezzamenti di grandi registi. Impostazione nordica con cuore meridionale: un binomio che lo contraddistinguerà per tutta la carriera. E’ l’inizio degli anni Ottanta e la stella nascente Carlo Verdone lo vuole al suo fianco per il suo strepitoso debutto cinematografico: “Un Sacco Bello”. A Renato Scarpa tocca il ruolo di Sergio, l’amico-vittima di Enzo e del suo sogno di viaggio tutto sesso in Polonia. Un anno dopo un piccolo ruolo, ancora oggi amatissimo e cliccatissimo sul web. Massimo Troisi lo fa diventare Robertino il complessato ragazzo tutto mamma e chiesa nel film “Ricomincio da Tre”. Il destino e la profonda amicizia tra Troisi e Scarpa permettono all’attore milanese di interpretare il ruolo del Direttore dell’Ufficio Postale ne “Il Postino”, il capolavoro di Micheal Radford del 1994, ultima interpretazione di Troisi (con le musiche Premio Oscar di Bacalov).

Il rapporto tra Renato Scarpa e Napoli diventa pressoché indissolubile nel 1984 quando partecipa al cult di Luciano De Crescenzo, “Così parlò Bellavista”, film tratto dal best seller dell’ex ingegnere che sbanca il botteghino ed oggi viene quasi recitato a memoria. Un film che ha segnato diverse generazioni e che rapporta la Napoli di amore e libertà. Renato Scarpa interpreta il milanesissimo dott. Cazzaniga, direttore dell’AlfaSud, vittima dei classici luoghi comuni napoletani, nonché degli inevitabili “ingorghi a croce uncinata” del traffico napoletano. Epica la scena dell’ascensore con De Crescenzo nel finale del film.  Sarà confernato anche nel sequel “Il Mistero di Bellavista” (1985).

Renato Scarpa, dott. Cazzaniga in “Così parlò Bellavista”

Poi una carriera contraddistinta da partecipazioni prestigiosissime, dall’ “Habemus Papam” di Moretti, all’internazionale “The Tourist” di Florian Henckel von Donnersmarck. Numerose anche le serie tv alle quali aveva preso parte, da “Il commissario Montalbano – Il ladro di merendine” (1999) alla terza stagione di “Rocco Schiavone”. Renato Scapa è stato sinonimo di qualità e bravura del cinema italiano e con lui scompare una colonna importante di quella categoria di caratteristi che non hanno il nome in grande carattere in locandina ma, riescono a conquistare un grande posto nel ricordo del pubblico

Vincenzo Lombardi