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Non bastano i fondi stanziati dal governo nell’ultima legge di bilancio approvata ieri dal Parlamento: elettricità a +55% e gas a +42%

Non basteranno gli ulteriori 3,8 miliardi di euro che il governo ha stanziato in manovra per evitare l’aumento delle bollette di gas e luce. Nel primo trimestre del nuovo anno, ogni famiglia vedrà un rincaro del 55% per quanto riguarda l’elettricità e del 41,8% per la bolletta del gas. In soldoni, nel periodo che va dal primo aprile 2021 al 31 marzo 2022, la bolletta della luce per una famiglia-tipo aumenterà di circa 823 euro (+68% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente), dunque un incremento di circa 334 euro l’anno; quella del luce invece di circa 1.560 euro (+64% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente), con un incremento di 610 euro l’anno.

L’INTERVENTO CON LA MANOVRA

Dei fondi stanziati in manovra, 2,3 miliardi hanno consentito l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta, mentre 812 milioni vanno a potenziare il bonus sociale a disposizione delle famiglie in difficoltà, consentendo la compensazione degli incrementi tariffari. Sono 2,5 milioni i nuclei famigliari che hanno diritto al bonus per l’elettricità, in base all’Isee; 1,4 invece quelli che possono disporre del bonus per il gas. Sono previsti 200 euro di bonus per la luce (nuclei familiari di 3-4 componenti) e 400 per il gas (famiglia fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas in zona climatica D).

PERCHÈ AUMENTANO GAS E LUCE

Sono due i motivi principali che hanno generato gli aumenti in bolletta: l’incremento del costo delle materie prime e dei costi delle aziende produttrici di energia. Inoltre la maggiore domanda di gas – non sostenuta dall’offerta – ha causato un suo maggiore prezzo. Diversi sono i fattori che hanno generato l’aumento di domanda del gas: il lungo inverno scorso ha innanzitutto determinato un’erosione delle scorte; c’è stata una forte e rapida domando per il ritorno alle attività delle aziende subito dopo il lockdown; l’Europa deve fare i conti con una minore importazione dalla Russia, che in questo momento preferisce il mercato asiatico; infine il ricorso all’energia elettrica allo scopo di ridurre l’impiego delle fonti fossili. E poiché il gas naturale è utilizzato per produrre energia elettrica, l’aumento del prezzo del gas si riflette sul costo dell’elettricità. L’Italia impiega il gas naturale per produrre circa il 40% dell’energia elettrica.

Luigi Ottobre