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MADDALONI- Il fisco locale è uguale per tutti. Il principio, soprattutto nelle periferie, non vale per i servizi erogati. Sempre peggio. Se via Cancello, da sempre, fa notizia: allagamento, dissesti stradali, cunette cancellate e abusivismo come scritto nella perizia Ctu del 2012. Ma c’è una periferia che non sta meglio: dopo la superdiscarica, in via Pioppolungo c’è il black out permanente. Non è più recuperabile il  vetusto sistema di illuminazione risalente agli anni ’80 del secolo scorso.  Cifre incredibili: non più funzionati oltre la metà dei punti luce pubblici. Qui, si vive solo di luce solare: oltre 45 punti luce, su poco più di un chilometro di strada, non sono più recuperabili e non funzionanti. Permanentemente spenti. Non sta meglio via Grotticella: la quasi totalità dell’impianto, realizzato dall’impresa Pontello (durante per costruzione dello scalo merci ferroviario), ha tirato le cuoia. L’illuminazione del sovrappasso ferroviario non funziona da anni. Un punto luce su due, lungo l’ex provinciale Nola-Caserta, non funziona. In tutta la periferia sud, oltre la ex statale 265, nel 2022 non potrà essere ripristinata la pubblica illuminazione. E’ inutile farsi illusioni: il comune non ha i soldi e non decollerà il project financing per la sostituzione di tutti i punti luce, distribuiti sui 75 chilometri di strade comunali. Dai disagi si salva dal disagio solo via Feudo: qui, è in corso la sostituzione progressiva dei punti luce. Accadrà con la pubblica illuminazione quello che è successo per le perdite: la sostituzione progressiva dei vecchi impianti esausti con quelli nuovi. A lungo bisognerà convivere con i sistemi di illuminazione che hanno almeno 40 anni di attività (a partire dall’ultimo grande aggiornamento risalente alla fine degli anni ’70 del secolo scorso). Le situazioni più critiche si rilevano in via Cancello, in via Libertà, a Montedecoro (via Carmignano), lungo via Appia (primo e secondo tratto), via Roma, in piazza della Pace, piazza Metteotti, via Pignatari.

Redazione