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Nel pomeriggio  odierno, all’esito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, la locale Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto di 43 anni  residente in provincia di Benevento, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione del delitto di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali e minaccia nei confronti della ex compagna.  In particolare, l’attività investigativa traeva origine da un episodio di violenza verificatosi nel mese di novembre 2021 nel piazzale di un distributore di carburante della città, ove l’indagato aveva dato appuntamento all’ex compagna per discutere in merito alla gestione della loro figlia minore. Tuttavia, all’arrivo della donna, l’indagato la aggrediva mentre la stessa si trovava ancora all’interno della propria autovettura, afferrandola con violenza per i capelli e trascinandola fuori dal veicolo, nonché intimandole di salire in macchina con lui e strattonandola per farla salire, nonostante il fermo diniego opposto dalla vittima. La violenza dallo stesso perpetrata per trascinarla fuori dalla autovettura era stata tale da farle perdere le scarpe, finché la persona offesa non riusciva a liberarsi dalla presa dell’indagato e a rifugiarsi nel bar.L’aggressione si verificava alla presenza di numerose persone, che trovandosi presso il distributore, assistevano alla scena.

Le attività di indagine, coordinate dalla Procura e avviate tempestivamente dal personale della Polizia di Stato a seguito della denuncia della persona offesa, consistite nell’acquisizione di ulteriori fonti dichiarative e documentali, hanno consentito di raggiungere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, non solo in relazione al predetto episodio di violenza ma anche ai maltrattamenti dallo stesso perpetrati in danno della ex convivente, non appena quest’ultima gli aveva comunicato la propria intenzione di porre fine alla loro relazione, gravi indizi in ordine a episodi di violenza, minaccia, ingiurie e offese spesso legate a futili motivi di gelosia.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Redazione