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Il presidente campano: “Nessuno ha chiesto la DAD, solo 15 giorni di tempo per respirare. Bambini in classe senza mascherine e con le finestre aperte, in Italia si pensa solo al Quirinale. Poi sul premier: “Conferenza stampa sconcertante, l’ho visto camminare sulle acque del Tevere…

A margine della riunione del Consiglio Regionale per la scelta dei tre delegati della Regione Campania per l’elezione del Presidente della Repubblica, Vincenzo De Luca ha commentato con la stampa le decisioni del governo sulla scuola, alla luce del decreto del Tar della Campania. “Parteciperò all’elezione del prossimo presidente, niente di particolare, ma tuttavia sarà un momento di grande responsabilità. Andranno verificate le ipotesi in campo, scegliendo colui che sarà in grado di rappresentare l’unità nazionale e l’immagine dell’Italia nel mondo”.

Un commento anche su Silvio Berlusconi, dopo che l’ex premier ha parlato di caduta del governo in caso di Draghi al Quirinale. “Le parole del leader di Forza Italia? Non mi intendo di politica politicante…”. Inevitabilmente la discussione si sposta sul tema scuola, dopo che il Tar della Campania ha sospeso l’ordinanza regionale con cui De Luca chiudeva parte degli istituti fino al 29 gennaio. “Il Tar ha fissato per il 22 febbraio la discussione in collegio dopo la sospensione dell’ordinanza, per quella data il mondo sarà cambiato.

La Campania non è in zona rossa, ma non dovremmo essere obbligati a prendere misure quando la situazione è già grave, ma prima, in maniera preventiva. Così abbiamo sempre fatto, mentre le misure del governo mi sembrano più virtuali che concrete. Siamo tutti per la scuola in presenza, ma non tutti fanno in modo di tutelare per davvero la salute dei bambini. Fino all’ultimo lavoreremo per aumentare la campagna vaccinale per i più piccoli, speriamo per fine gennaio di avere 100-120 mila bambini vaccinati”.

L’ATTACCO AL PREMIER

“Ho ascoltato la conferenza di Draghi, l’ho trovata sconcertante e demagogica. Ha delimitato il recinto in cui i giornalisti potevano muoversi, non si dice ai giornalisti quali domande si possono fare. Siamo in un paese in cui la ragione critica si è narcotizzata. Il premier ha parlato contro la DAD, cosa che nessuno ha chiesto. La nostra Regione ha solo chiesto due settimane di respiro, limitatamente alle scuole dell’infanzia, elementari e medie. Trovo assurdo non aver ricevuto risposte in merito alle nostre domande.

Oggi abbiamo studenti a scuola senza mascherine, poiché le FFP2 non sono arrivate. Inoltre arrivano notizie di studenti costretti a stare in classe con le finestre aperte e i cappotti addosso. Di questo si sarebbe dovuto parlare. Ma dobbiamo per forza dire che in Italia tutto funziona, dalla pandemia all’economia. Dobbiamo dire che tutto va bene, perché al momento si pensa solo al Quirinale. Posso dire di aver visto Draghi camminare sulle acque del Tevere…”

Luigi Ottobre