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CASERTA – «In queste ore sulla vicenda Macrico si è fatto un sostanziale passo in avanti grazie all’intervento decisivo di una guida forte della città come don Antonello Giannotti. Il passaggio dell’area alla Curia, la decisione dell’Istituto per il sostentamento del clero di aprire il Macrico alla città, costituiscono elementi nuovi nel dibattito sull’area. Le istituzioni, in questo momento, hanno il dovere di seguire questo solco che hanno tracciato il vescovo monsignor Lagnese e Don Antonello elevando il dibattito e discutendo su quale debba essere il futuro dell’area. Ingolfare la discussione con elementi acquisiti con atti ufficiali, come fanno alcuni comitati che parlano, in modo stucchevole e demagogico, di zona verde e parco urbano non fa il bene della città. La delibera 41 del 2014 approvata all’unanimità dal mio consiglio comunale sancisce che il Macrico sarà parco urbano con classificazione F2, non c’è più bisogno di ribadire quello che è un dato acquisito e ribadito nel preliminare di Puc. E’ necessario, invece, andare oltre e gettare le basi affinché l’area possa essere un attrattore turistico ed economico: un Hyde Park in salsa casertana capace di richiamare visitatori e portare sviluppo. Per farlo è necessario, chiaramente, che si sviluppi un’interlocuzione seria tra consiglio comunale, curia, università e tutti le istituzioni del territorio. Il nostro compito di amministratori deve essere quello di assecondare questo processo accompagnando la nuova stagione che la chiesa casertana ha inaugurato con monsignor Pietro Lagnese e Don Antonello». Lo dichiara il consigliere comunale di CaesrtiAmo Pio Del Gaudio.

Redazione On Line