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MADDALONI- Il «Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) Terra dei Fuochi», che ieri pomeriggio, alla presenza della ministra Mara Carfagna (Sud e Coesione territoriale) ha preso vita, porta fondi spendibili e progetti esecutivi per un importo complessivo di 7,5 milioni di euro. Ma il giorno dopo, abbiamo chiesto al sindaco De Filippo in che cosa si tradurranno in pratica questi fondi.

Sindaco, sono stati finanziati per progetti. Di che si tratta e cosa sarà realizzato?

Ho sottoscritto un accordo per un «progetto ad alta priorità» per la costruzione di un «sistema di drenaggio». Saranno investiti subito, circa due milioni e mezzo di euro, per la costruzione di fogne, cunette di scolo, vasche di raccolta e sistemi di smaltimento. Nel dettaglio, ci sarà un investimento sul sistema idrico, carente o del tutto mancante, in via Napoli e in via Carmignano che utilizzano ancora vecchi impianti inadeguati. Quindi, aggiungiamo alla lista delle strade che, step by step, stiamo riqualificando anche via Forche Caudine (affidata a Rfi), via Cornato (progetto di riqualificazione Rfi-Regione-Trenitalia), via Baldina I tratto (nuova fogna) e via Cancello-via Baldina (costruzione fogna e nuova pavimentazione).

Urgente cosa significa?

Significa che subito, entro i prossimi mesi, si passerà alla fase esecutiva. Sono progetti, si badi bene, presentati già il 30 settembre e che sono stati selezionati. Quini, quelli prioritari passano già alla fase di cantierizzazione.

Poi ci sono i progetti finanziati ma non urgenti. Quali sono?

Quello per la costruzione di una pista ciclabile urbana e l’infrastrutturazione della cittadella dello sport. Avranno un iter più lungo ma saranno necessari per cambiare il volto al territorio. Il Comune avrà il ruolo di ente attuatore.

Lo scorso mese di agosto c’era stata una polemica sui pericoli di esclusione di Maddaloni, rischio scampato?

Il Pd aveva lanciato l’allarme per il possibile isolamento del nostro territorio. Nulla di tutto questo perchè il Cis riguarda 40 comuni che ricadono nel bacino idrografico dei Regi Lagni. Infatti, sono stati ammessi ai finanziamenti tutti i comuni e i progetti che hanno rispettato tre requisiti: contribuire alla area di perimetrazione e risanamento delle aree soggette a rischio idrogeologico, alla bonifica e riqualificazione della Terra dei Fuochi e al bacini idrografici dei Regi Lagni.

Non ci sono i contributi per la videosorveglianza con droni?

Maddaloni, che già beneficia della collaborazione con l’Esercito, non sono stati riconosciuti fondi sussidiari ma la continuità dei servizi delle «Operazioni strade sicure» e l’azione di contrasto della pattuglie nelle aree periferiche condivise con Acerra. In questo ambito, che è un problema anche di ordine pubblico, è attivo il coordinamento interforze. Ma ci sono altri fondi, sempre inseriti nel Pnrr, che sono già stati trasformati in opere esecutive e riguardano, sia Maddaloni che Valle di Maddaloni, sono legati alle opere accessorie inserite nei progetti per l’alta velocità ferroviaria Bari-Napoli.

Redazione