00 4 min 2 anni
Foto: © SSC Napoli
Una settimana alla ripresa del campionato: i match contro Venezia e Inter per delineare le sorti del campionato del Napoli, in bilico tra il sogno scudetto e un posto in Champions League

Ancora lì, nonostante tutto. Sarà che, come nel 2018, il buon sangue toscano non mente, fatto sta che a Napoli si è tornato a parlare di scudetto. Quasi inaspettatamente, dopo un mese di dicembre complicato in cui, tra infortuni e Covid, il passo degli azzurri ha subito un brusco rallentamento – compresa l’eliminazione dalla Coppa Italia -, portando ad una rimodulazione degli obiettivi stagionali.

Inaspettato era stato anche l’inizio stagionale dei partenopei. Dieci vittorie in undici partite, un cammino che, per come si era chiusa la passata stagione con il famoso Napoli-Verona, nessuno si poteva aspettare. Poi gli infortuni contemporanei degli uomini chiave, le positività al Coronavirus e una serie di sconfitte “dolorose” tra le mura amiche, hanno ridotto le ambizioni azzurre. Che, si sono dovute concentrare su un traguardo fatto più di realtà che di sogno. Fallire per il terzo anno consecutivo l’accesso in Champions potrebbe infatti aprire a scenari futuri tutt’altro che rosei.

VENEZIA, INTER E DOPPIO BARÇA

L’anno nuovo ha portato con sé 10 punti in 4 partite e una nuova prospettiva. Il derby della Madonnina dopo la sosta – parallelamente alla sfida dei partenopei a Venezia – e lo scontro diretto tra il Napoli e l’Inter al Maradona. Sarà dunque il mese di febbraio a tracciare il futuro degli azzurri in chiave campionato, in un’annata in cui spesso gli obiettivi della squadra di Spalletti si sono modificati. Vivendo in bilico tra il sogno scudetto e la realtà di un posto in Champions, e viceversa. Nel mentre, la doppia sfida di Europa League col Barcellona, ai sedicesimi di finale.

Le tre vittorie consecutive, il secondo posto e il recupero graduale dei giocatori più importanti hanno portato nuovo entusiasmo, lasciando nuovamente spazio alla liceità delle ambizioni tricolore. Condite da una difesa che ha ritrovato solidità; da un centrocampo di qualità che aspetta ancora Anguissa; dal rientro di Osimhen e Insigne, che possono dare forza e imprevedibilità ad un attacco negli ultimi tempi in difficoltà di finalizzazione.

Negli occhi rivive tuttavia ancora quella discontinuità di rendimento che accompagna il Napoli nelle ultime stagioni, che fa emergere un certo scetticismo, portando la mente a tener maggiormente conto della vitale qualificazione alla prossima Champions. Mentre è già stata inaugurata la nuova politica societaria volta alla riduzione del monte ingaggi che porterà a salutare capitan Insigne e probabilmente senatori quali Ghoulam, Mertens e Ospina, l’Europa che conta è l’unica strada che dà la chance di mantenere la competitività dei partenopei. E con essa, forse, anche la permanenza di Spalletti.

Al di là di pregi, difetti e considerazioni, le gare contro Venezia e Inter – e Barcellona – tracceranno i reali obiettivi degli azzurri. In una stagione che è per il Napoli una continua prova del nove.

Luigi Ottobre