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MADDALONI- Il presidio continua. Anzi cambia strategia e forma. Intanto, questa mattina, il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero e il sindaco Andrea De Filippo hanno tenuto un altro incontro che è andato ben al di là della semplice solidarietà istituzionale. Condividendo l’avversione verso un provvedimento di chiusura, ingiustificato dal punto di vista produttivo, finanziario e del piano industriale, hanno confermato la presenza delle istituzioni locali e territoriali in tutti i tavoli di confronto con la multinazionale spagnola. Dopo la prima riunione della commissione lavoro della Regione Campania, presieduta da Giovanni Mensorio, si insedierà un tavolo tecnico in regione. Il giorno 17 febbraio, la Prefettura di Caserta ha convocato Logista Italia e le organizzazioni sindacali (Flai e Filt della Cgi, Fit-Cil e Usb) in Prefettura: concessi dieci giorni per presentare documentazioni, dossier e chiarimenti su una crisi dell’attività di distribuzione del tabacco oggi gestita nel casertano e destinata alla Puglia, Basilicata, Calabra e Campania e sulla riorganizzazione del settore considerata ingiustificata dalle parti sociali e imposta da perdite di mercato che si attestano sul tre per cento. In attesa della convocazione presso il ministero dello Sviluppo economico, i sindacai puntano alla proclamazione dello sciopero generale nazionale che coinvolga, insieme al magazzino di Maddaloni, quelli operativi di Tortona, Anagni e Catania. Su scala nazionale anche la Filt-Cgil Frosinone-Latina ha diramato una nota per la «salvaguardia prioritaria occupazionale che viene prima di tutto». Oggi, Logista Italia incontra la Rsu dello stabilimento di Anagni dove dovrebbe essere trasferita parte della produzione.  «Gli annunci di Logista Italia –ha annunciato da tempo la Filt-Cgil di Frosinone- non ci fa perdere di vista le nostre priorità, tutelare il Lavoro e i lavoratori. Non più lontano di un mese fa, per il sito di Anagni, ci era stata annunciata una contrazione dei volumi nel primo quadrimestre 2022 pari a 20 per cento. A distanza di un mese parliamo invece di uno scenario completamente capovolto. Una condizione di incertezza che non mette al riparo nessun lavoratore in nessun territorio, visto anche la vicenda che ha riguardato il sito di Bologna lo scorso agosto. È il momento di fare chiarezza rispetto al piano industriale, in assenza del quale non ci presteremo a logiche che condizionano negativamente la vertenza del sito di Maddaloni».

da sinistra a destra: il sindaco De Filippo, Angelo Lustro (Filt-Cgil e Gennaro Oliviero (presidente del Consiglio regionale della Campania)
Redazione