00 4 min 2 anni
Foto: © SSC Napoli
Partita complicata in Sardegna, un Cagliari aggressivo per tutti i 90 minuti mette in difficoltà il Napoli, incapace di creare gioco: vantaggio di Pereiro su errore di Ospina, il pari del nigeriano entrato dalla panchina

Panta rei diceva il filosofo. Tutto scorre, ovvero muta. Eccetto per il Napoli che, ancora una volta, è chiamato in questa stagione all’ennesimo esame di maturità, all’ennesimo match che, se da un lato può lanciare gli azzurri in ottica scudetto, dall’altra potrebbe riportarli alla realtà, fatta di lotta per un posto in Champions League. Il tutto nella solita situazione d’emergenza, che oramai è compagna stretta dei partenopei. Stavolta la prova del nove è col Cagliari dell’ex Mazzarri, in quello che un tempo era la Sardegna Arena e oggi, per questioni commerciali, si chiama Unipol Domus. Ma è una di quelle partite che, quando le cose non funzionano, serve un’alternativa. Che Spalletti però non ha.

Il match è una lotta, perché il Cagliari ha bisogno di punti per la salvezza e il Napoli, nonostante l’emergenza, ha il primo posto nel mirino. L’aggressività e la fisicità dei sardi mette in difficoltà gli azzurri che con faticano nel palleggio e nel proporre azioni offensive. Poco prima del 25′ Spalletti perde anche Di Lorenzo per un colpo subito alla testa. È proprio del terzino partenopeo la prima chance, per i rossoblù pericoloso Joao Pedro, che sciupa un clamoroso regalo di Koulibaly. Ci prova anche Mario Rui col piede debole, è attento Cragno. Tanta intensità, soprattutto dai padroni di casa, rare occasioni da gol nei primi 45 minuti.

OSIMHEN SALVA IL NAPOLI

È ancora del Cagliari la chance più nitida del match: un calcio di rigore in movimento sbagliato da Deiola. Poi la papera di Ospina sul sinistro di Pereiro regala il vantaggio ai sardi. Il portiere colombiano tuttavia tiene in partita i suoi con un miracolo su Deiola, mentre Baselli sbaglia a porta praticamente vuota. Spalletti decide allora di tentare il tutto per tutto: dentro Osimhen, Fabian e Ounas e ritorno alla difesa a 4. Ma di occasioni da parte degli azzurri non si vedono. Al contrario, Marin sfiora il 2-0. Poi il lampo del bomber: ripartenza partenopea conclusa dal colpo di testa vincente del nigeriano. Il Napoli torna a casa con un punto, che non basta ad agganciare il Milan al primo posto, ma prezioso per come è arrivato.

TABELLINO

Cagliari (3-5-2): Cragno; Goldaniga, Lovato, Altare; Bellanova, Baselli (82′ Zappa), Grassi (75′ Marin), Deiola, Dalbert (95′ Lykogiannis); Pereiro (83′ Pavoletti), Joao Pedro
A disposizione: Radunovic, Aresti, Ceppitelli, Carboni, Obert, Gagliano, Keita All. Mazzarri

Napoli (3-4-2-1): Ospina; Rrahmani, Koulibaly, Juan Jesus (67′ Fabian); Di Lorenzo (27′ Malcuit [83′ Zanoli]), Demme (67′ Ounas), Zielinski, Mario Rui; Elmas, Mertens; Petagna (67′ Osimhen)
A disposizione: Meret, Marfella, Ghoulam All. Spalletti

Arbitro: Sozza di Seregno Var: Valeri Avar: Raspolini
Reti: 58′ Pereiro 87′ Osimhen
Ammoniti: Joao Pedro (C), Malcuit (N), Koulibaly (N)
Angoli: 3-6
Recupero: 4′ p.t., 4′ s.t.

Luigi Ottobre