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ESTERI – Era nell’aria e fin da subito i tentativi della diplomazia mondiale sembravano essere insufficienti ed inefficaci. Alle 6 del mattino Putin lo annuncia in tv: «Un’operazione militare per proteggere il Donbass». E subito aggiunge l’invito perentorio all’esercito di Kiev e al presidente ucraino Zelensky di «consegnare le armi e andare a casa, affermando che i piani di Mosca non includono l’occupazione del Paese ma la sua smilitarizzazione».

Parte l’attacco dal cielo, con missili di alta precisione, e da terra con l’ingresso con il controllo ad est della Repubblica autonoma di Donetsk. Altre forze militari russe stanno entrando dalla Bielorussia in direzione della capitale Kiev.

«Un’ulteriore espansione della Nato – continua in tv Putin – e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili, mentre gli Stati Uniti rifiutano di trattare sulle nostre richieste di sicurezza. Chi interferirà ne pagherà le conseguenze. Non n una guerra, ma un’operazione militare speciale».

Dall’Ucraina arriva già testimonianze sui bombardamenti e sulle esplosioni che si sentono da stamani; i cittadini assalgono le stazioni di benzina, con gli abitanti della capitale che si stanno allontanando dalla città.

Immediata le prese di posizione e le condanne dei governi occidentali.

Ferma condanna, esprime il presidente del Consiglio Mario Draghi: «L’attacco è  ingiustificabile – ha dichiarato il premier – siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione».

«Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza – afferma il presidente Usa Biden – Gli Stati Uniti e gli alleati imporranno sanzioni dure alla Russia. Continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione».

«E’ il momento più triste del mio mandato da segretario generale Onu – afferma Guterres -. Presidente Putin, nel nome dell’umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora. Quello che mi è chiaro è che questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu».

Redazione On Line