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MADDALONI- Atti di discriminazione, diretta e indiretta, contro le persone con disabilità. Atti di ordinaria e taciuta inciviltà: ma il comune di Maddaloni e il «management» che lo «gestisce» fa finta di nulla. L’esposto della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), molto garbato nei toni, è una trappola: una lezione di elementari principi di civiltà giuridica. E proprio per questo passerà sotto silenzio nelle sbadate stanze dell’ente locale: Ma è il primo atto di un percorso, che dopo una civilissima segnalazione sulla persistenza di barriere architettoniche, porta verso la messa in mora, diffida più la successiva richiesta di condanna presso il Tribunale Civile. Staremo a vedere. E’ certo invece che l’ente locale è già sanzionabile ai sensi della legge 67/2006. Intanto, il disastro logistico del municipio dovrebbe far arrossire tutti e soprattutto quanti in esso vi lavorano. A partire dai sindacati. L’Ufficio tecnico comunale, da tre anni, è privo di ascensore funzionante. E la scala di servizio è priva di corrimano e collega ad uffici zeppi di scale. Un manuale di come non dovrebbe essere, ai sensi della normativa vigente, un ufficio aperto al pubblico. Chissà se il popolo di geometri, architetti, ingegneri maddalonesi che affolla, sale e scende  queste scale si è mai posto di problema dell’accesso ai disabili? Eppure tra essi spiccano aspiranti amministratori, ex amministratori di lungo corso, ex assessori di primo piano, colonne portanti di partiti, partitini, liste e listarelle civiche. Portatori di voti e consensi. Segnalatori di mestiere, professionisti delle petizioni preelettorali, frequentatori assidui e compulsivi di segreterie politiche. Tutti muti? Nessuno vede? Nessuno segnala? Molti di loro sono gli stessi che affollano e aspirano a diventare consiglieri comunali. Devono sapere che nella sede dell’ex liceo classico (inaugurata da circa tre anni dopo tormentata ristrutturazione): l’ascensore interno, non ha mai funzionato. Si proprio là dove sorge l’agognata sedia su cui aspirate e poggiare le elette terga di cotanti campioni di impegni civico. Negato persino l’ingresso all’aula dove si tengono i Consigli Comunali (poco male visto l’andazzo degli ultimi decenni). Ma questo è il male minore: è vietato anche l’accesso alle sale letture al piano terra. Non funziona la piattaforma montascale posta all’ingresso del plesso. Pure l’ascensore del museo civico non funziona. Già dove i cultori tuonanti di storia patria locale, armati di tammorre e nacchere, celebrano i fasti della Maddaloni del passato. Gli stessi che bacchettano quanti non si rivedono e non si rassegnano a vivere in una città incivile che discrimina. Non lo diciamo noi la legge del «Primo Marzo 206, n.67 intitolata Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazione». Buona lettura.
Riportiamo il testo della prima segnalazione della Fish Campania.
Gentile Commissario Prefettizio, la Fish Campania è un organizzazione che si occupa della tutela dei diritti delle persone con disabilita’. Abbiamo ricevuto una segnalazione da un gruppo di cittadini con disabilita’ del Comune di Maddaloni, che la casa comunale è inaccessibile ai cittadini di Maddaloni con disabilita’.
Gli edifici pubblici devono garantire un livello di accessibilità come previsto all’art. 3 del decreto del Ministro dei lavori pubblici del 14 giugno 1989 n.236. Inoltre il Decreto del Presidente della Repubblica n.503 del 1996,regolamenta le norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici.
Ed ancora, la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilita’, legge 18 del 2009, ribadisce che se alle persone con disabilita’ non vengono garantite le stesse opportunità delle persone senza disabilita’, le persone con disabilita’ subiscono una discriminazione.
È compito dell’Istituzione eliminare le barriere, per consentire a tutti i cittadini di poter accedere alla casa comunale.
Confidiamo nel suo ruolo per fare in modo che venga rispettata la normativa.
Rimaniamo in attesa di una sua cordiale risposta.
Saluti
Daniele Romano
Il Presidente

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